I profughi sono oltre due milioni

Il numero di rifugiati fuggiti dal conflitto siriano ha raggiunto la drammatica soglia dei due milioni, quasi decuplicata in un solo anno, e continua ad aumentare al ritmo di quasi 5mila nuovi rifugiati al giorno, che si aggiungono agli oltre 4,2 milioni di sfollati all’interno della Siria: è l’allarme lanciato al mondo dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che ha definito il conflitto siriano una «vergognosa calamità umanitaria». «La Siria - ha detto l’alto commissario Onu Antonio Guterres - è diventata la grande tragedia di questo secolo, una vergognosa calamità umanitaria con livelli di sofferenza ed esodi mai registrati nella storia più recente». Guterres ha ricordato che esattamente un anno fa i rifugiati erano poco più di 230.600. «Colpisce il fatto che la soglia del primo milione di rifugiati siriani sia stata raggiunta dopo due anni, mentre il secondo milione è stato raggiunto in soli sei mesi», ha sottolineato Guterres in una conferenza stampa. Per il capo dell’Unhcr, il rischio di un’escalation in Siria non può essere ignorato. Inoltre, «i rischi di un’esplosione in Medio Oriente aumentano ogni giorno». Il capo dell’organizzazione umanitaria ha poi sottolineato che ai due milioni di uomini, donne e bambini che hanno cercato rifugio nei Paesi vicini e all’estero si sommano altri 4,25 milioni di persone sfollate all’interno della Siria. Questo dato fa salire a più di 6 milioni il numero di siriani costretti ad abbandonare le loro case, pari a circa un terzo della popolazione.
Secondo l’Unhcr, dopo oltre due anni di conflitto vi sono così più siriani costretti a fuggire che qualsiasi altra popolazione in altre situazioni di crisi. «L’unico conforto è rappresentato dall’umanità dimostrata dai Paesi vicini nell’accogliere e salvare la vita di così tanti rifugiati», ha ancora detto Guterres, esortando la comunità internazionale a rafforzare il sostegno ai Paesi vicini. Il 97% dei rifugiati sono ospitati nella regione immediatamente confinante. Inoltre il conflitto sta già contagiando il Libano e l’Iraq e «senza un sostegno massiccio, sarà molto più difficile preservare la stabilità di questi Paesi e scongiurare un’estensione del conflitto». Il più alto numero di rifugiati siriani si trova in Libano (716mila), in Giordania (515mila) e in Turchia (460mila). Il 52% circa sono bambini e ragazzi sotto i 17 anni. La Commissione europea ha fatto sapere che «il numero di siriani che hanno chiesto protezione internazionale nella Ue è limitato e gestibile», con 39mila nuovi richiedenti dall’inizio della crisi, di cui metà in Germania e in Svezia. Finora è stato raccolto solo i147% dei fondi richiesti dall’Onu per rispondere ai bisogni dei rifugiati siriani. Ma il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha annunciato ieri che la Germania ha stanziato 350 milioni di euro per i profughi siriani. Per l’Italia, il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha auspicato «che anche l’Italia nel prossimo decreto missioni sia in grado di dare un contributo».
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