Abbiamo portato lo Stato a giudizio di fronte all’Onu!
Per settant’anni lo Stato italiano ha sabotato il diritto dei cittadini a promuovere referendum e leggi di iniziative popolari. È giunto il momento di riconquistare questo diritto.
Grazie al lavoro di Mario Staderini e Michele De Lucia, con l’assistenza del professor Cesare Romano e della Loyola Law School di Los Angeles, abbiamo portato l’Italia davanti al Comitato diritti umani dell’Onu per la violazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici. Lo Stato è stato “rinviato a giudizio” e chiamato ufficialmente a rispondere entro sei mesi. È la prima volta che accade per l’Italia. Un primo risultato, eccezionale nella sua portata.
La denuncia trae origine da quanto accadde in occasione della campagna referendaria promossa da Radicali Italiani nel 2013 – per la quale vanno ringraziati i militanti che raccolsero prove e testimonianze utilizzate nel ricorso - ma chiama in causa sia il pluridecennale ostracismo verso l’istituto referendario da parte delle istituzioni, sia la Riforma Boschi che modificherà la Costituzione ponendo ulteriori ostacoli alle procedure referendarie, denunciate ora all’Onu.
Nella mozione generale del recente Congresso di Chianciano ci siamo impegnati a proporre al Paese un Referendum Act che, sostituendo la legge del 1970, restituisca un diritto fondamentale ai cittadini sul modello della Svizzera e della California. È quello che faremo proprio partendo da questa denuncia internazionale.
È di queste ore l’emersione dello scandalo della metropolitana romana. A dare il via alle indagini sono stati due esposti a firma del segretario Riccardo Magi alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e all’Anac di Cantone che ha accolto i rilievi dei Radicali, ed ora il Paese sa come sono stati amministrati i soldi pubblici. In questi giorni stiamo inoltre cercando, con nostri emendamenti presentati da deputati di vari gruppi, di modificare la legge di stabilità per eliminare sussidi alle fonti fossili, inquinanti, e per rendere accessibili i risarcimenti dovuti ai cittadini, vittime dell’“irragionevole” durata dei processi.
Un movimento politico con poche risorse e meno di mille iscritti è investito ora, ancor di più, di responsabilità realmente straordinarie e, grazie al tuo aiuto, potrà continuare a porre, di fronte alle istituzioni nazionali e internazionali, il rispetto del Diritto e l’affermazione delle libertà politiche, civili ed economiche.
Grazie per quanto potrai fare,
Valerio Federico
A seguire trovi l’articolo de il Fatto Quotidiano che ha dato notizia della denuncia all’Onu
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