Droga/Onu, Perduca: l'Italia ascoltata al Palazzo di Vetro pratichi a casa quel che annuncia al mondo

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Dichiarazione di Marco Perduca, rappresentante all'Onu del Partito Radicale e coordinatore della campagna Legalizziamo.it promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni:

 

"Nel suo intervento nella giornata di giovedì davanti alla plenaria della sessione speciale dell'Assemblea generale sulle droghe, il Ministro Orlando ha affermato, tra le varie cose, che 'il nostro approccio deve essere pragmatico piuttosto che ideologico: un approccio orientato ai risultati, che incoraggia gli Stati a promuovere politiche pubbliche motivati dal criterio dell'efficacia piuttosto che demagogia'.

Niente di più condivisibile ma ancora molto, se non tutto, da dimostrare. Se è vero che in Italia, grazie alla Corte Costituzionale, negli ultimi due anni le cose sono migliorate dal punto di vista della iper-penalizzazione del possesso e consumo personale, è altrettanto vero che la coltivazione domestica viene ancora punita penalmente severamente e in modo poco efficace per chi deve passare anni in carcere.

Allo stesso tempo, altre misure volte alla scarcerazione di persone che hanno violato la legge del 1990 sulle droghe devono ancora manifestare la loro piena efficacia.

Le parole del Ministro Orlando sono sicuramente da salutare come una chiara rottura coi dogmi proibizionisti del passato ma, da domani, devono esser seguite da proposte di riforme, pragmatiche o ideali, che possano far incamminare l'Italia verso un futuro in cui si può scegliere di convive con le sostanze senza demonizzarle e si garantisca il diritto alla salute di chi ha un rapporto problematico con le dipendenze.

Il modo migliore per sganciarsi dai populismi e dalla demagogia è quello di proporre risposte politiche di governo di fenomeni reali e diffusi. Occorre quindi che il rientro dell'Italia tra i paesi che iniziano a praticare il buon senso relativamente al controllo delle dipendenze e dei rischi e dei danni a loro connessi venga rinforzato a casa con fatti concreti a partire dalla convocazione della VI Conferenza nazionale sulle droghe prevista a cadenza triennale e assente dal calendario istituzionale dal 2009. Allo stesso tempo non guasterebbe la nomina di un responsabile in seno al Governo delle politiche sulle sostanze e le dipendenze".

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