Lettera - Il problema carcerario non è più rinviabile

Del grave problema dell'affollamento delle carceri si sta parlando da tanto tempo. Ancora prima dell'insediamento del governo tecnico. La ministra della giustizia ci piange sopra, ma finora su 65mila detenuti è riuscita a liberarne 3mila. I radicali protestano con proclamati scioperi della fame. Un noto penalista intervenuto alla rassegna stampa di Radio/3 osserva che il governo tecnico dovrebbe essere facilitato nella normalizzazione della popolazione carceraria. Il penalista ha visitato il carcere di Poggio Reale che ha una capienza di 1300 detenuti, e ne ospita più del doppio. Definisce incivili le condizioni in cui sono assiepati i prigionieri che ha visitato nelle loro celle. Notizie giunte da un carcere lombardo parlano anch'esse di peggioramento della situazione. In una cella in cui erano già stretti in quattro, ne è entrato un quinto. A questo punto serve un'iniziativa parlamentare incentrata, per poter passare, sul risparmio dei costi, a cui ora tutti sono sensibili, attraverso la riduzione di una quota consistente di carcerati.
Bruno Mardegan Milano
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