L’umanità che muore sulla via di Damasco

La Siria è una vergogna per la comunità internazionale, ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino alla conferenza di Roma dove era presente anche l’ambasciatore iraniano: questa è la peggiore crisi umanitaria dei nostri tempi. Tutto è pronto per soccorrere 7 milioni di persone, di cui 300mila ai limiti della sussistenza. Ma da mesi non si fa nulla. Di chi è la colpa?
Del regime di Bashar Assad, ma anche di molti gruppi ribelli, rivali tra loro, che ostacolano ogni forma di aiuto. I signori della guerra bloccano ogni possibilità di accesso: questo è già un crimine contro l’umanità. Con conseguenze politiche e sociali devastanti nei Paesi vicini: soltanto in Libano, su una popolazione di quattro milioni, ci sono un milione di profughi siriani, come se l’Italia ne avesse dovuti accogliere 15 o 20. Soccorrere i siriani è imperativo umanitario, ma anche un dovere per la stabilità e la sicurezza di un’intera regione e del Mediterraneo.
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