Michele De Lucia, tesoriere
Biografia di Michele De Lucia, tesoriere di Radicali Italiani dal 2008 al 2013
Nato a Roma il 16 ottobre 1972.
Laureato in giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma e conseguito il master di II livello in Diritto europeo presso l'Università Roma Tre (tesi discussa con il professor Vincenzo Zeno Zencovich), a partire dal 1989 diventa militante del Partito radicale di Marco Pannella. Da quel momento partecipa a tutte le campagne referendarie promosse dai radicali come organizzatore e animatore di centinaia di tavoli. Dal 1996 al 2000 cura la Rassegna stampa, presso la sede di via di Torre Argentina.
Nel novembre del 1997 viene fermato a Bruxelles dalla polizia belga, con altri militanti radicali (tra cui l'allora deputato europeo Olivier Dupuis), nel corso di una manifestazione nonviolenta organizzata davanti al quotidiano Le Soir per denunciare la censura operata dall'informazione contro un importante convegno antiproibizionista in corso di svolgimento presso il Parlamento europeo. Il convegno prevedeva anche la partecipazione di Emma Bonino, allora Commissario europeo.
Nel novembre del 2000, in occasione della celebrazione del "Giubileo dei Politici", viene fermato dalla polizia vaticana, assieme ad altri quattro militanti radicali, per aver aperto sul sagrato della Basilica di San Pietro uno striscione con la scritta "sì alla RU 486, sì al preservativo", durante l'omelia di Giovanni Paolo II. La manifestazione, che si svolge in silenzio, viene smentita dal Vaticano. Ma la “Santa” sede viene a sua volta smentita il mattino successivo dalla pubblicazione delle foto sui quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera.
Dal luglio del 2001, dopo 12 anni di militanza radicale, entra a far parte della direzione nazionale di Radicali italiani, carica nella quale verrà confermato ininterrottamente fino all’elezione a tesoriere del movimento nel giugno 2008. In autunno inizia a collaborare con Radio radicale, dove ancora oggi, ogni lunedì sera, conduce una trasmissione Filo diretto del lunedì, con Andrea De Angelis e Alessandro Massari.
Nel 2002 pubblica per Stampa Alternativa Fiat, quanto ci costi? Come la grande industria italiana privatizza i profitti e socializza le perdite a spese dei contribuenti, libro-inchiesta sull'abuso del ricorso alla cassa integrazione straordinaria (250mila miliardi di vecchie lire in 25 anni, nessun posto di lavoro salvato). Il volume - recensito nel 2003 dal professor Pietro Ichino sulla prestigiosa Rivista italiana di diritto del lavoro - registra il tutto venduto in poche settimane. Attualmente è un introvabile "cult", l'unica ricerca di questo tipo mai pubblicata in Italia.
Nel 2003 fonda con Maurizio Turco l’associazione radicale Anticlericale.net (di cui è tutt’ora tesoriere), dedicata alla difesa tanto della laicità dello Stato, quanto della libertà religiosa. Sempre nel 2003 coordina i "Comitati per il no" ai referendum su elettrodotto coattivo e articolo 18 promossi da Verdi e Rifondazione comunista, e partecipa a numerose trasmissioni televisive, tra cui Uno mattina e Primo piano.
Nel 2004 coordina con Alessandro Massari la campagna radicale di raccolta firme sul referendum per la libertà di ricerca scientifica e per la fecondazione assistita, contro i limiti imposti dalla legge 40.
Alla fine di ottobre del 2005 pubblica per Kaos Edizioni, Siamo alla frutta. Ritratto di Marcello Pera, biografia non autorizzata dell'allora presidente del Senato. Il volume, che dedica ampio spazio anche ai rapporti tra i radicali e il centrodestra, viene recensito in anteprima da Filippo Ceccarelli con una intera pagina sul quotidiano La Repubblica, e sarà il più venduto nei giorni del Congresso radicale di Riccione.
Aprile 2006: è candidato della Rosa nel pugno per la Camera dei deputati (circoscrizione Liguria). Da giugno 2006 ad aprile 2008 lavora presso la Commissione attività produttive della Camera dei deputati, come consigliere economico del presidente (on. Daniele Capezzone da giugno 2006 a novembre 2007; on. Maurizio Turco da novembre 2007 a fine legislatura).
Il 14 aprile 2008, in contemporanea con il voto per le elezioni politiche anticipate, esce in tutte le librerie, ancora per Kaos Edizioni, Il baratto. Il Pci e le televisioni: le intese e gli scambi tra il comunista Veltroni e l'affarista Berlusconi negli anni Ottanta. Il volume, nonostante il totale ostracismo da parte dei media (ad eccezione del servizio pubblico Radio radicale, della trasmissione Iceberg condotta da David Parenzo su Telelombardia, e di alcune citazioni negli articoli di Filippo Ceccarelli e Giovanni Valentini su La Repubblica), è di nuovo un successo (il maggiore fino ad oggi conseguito dall'autore), al punto che il termine "baratto" diviene di uso comune nel dibattito politico.
Il 29 giugno 2008 viene eletto tesoriere di Radicali italiani, carica alla quale viene riconfermato dal VII Congresso (novembre 2008) e dal VIII Congresso del movimento (15 novembre 2009). Tra le priorità della sua militanza politica: la difesa della libertà di scelta individuale e della laicità dello stato dalle ingerenze vaticane; l'antiproibizionismo; la riforma liberale dell'economia (tra cui: riforma delle pensioni; riforma del welfare in senso universalistico; sostituzione dell'attuale sistema degli ordini professionali con quello anglosassone basato sulla concorrenza tra libere associazioni di professionisti).
È estensore, nella XV e XVI legislatura, di alcune tra le più importanti proposte di legge depositate dai radicali nelle materie economico-sociali, tra cui quelle riguardanti: la riforma delle pensioni, per reperire le risorse da destinare all'istituzione di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali, ancora inesistente in Italia; per il recupero dei cosiddetti "contributi silenti" a beneficio di chi li ha versati, per tutti coloro che, raggiunto il requisito anagrafico, non abbiano invece conseguito il requisito contributivo; per la possibilità del lavoratore di scegliere, in accordo con il datore di lavoro, se continuare a lavorare oltre i limiti di età attualmente previsti (proposta detta "pdl Pannella", depositata con l'identico testo dal prof. Pietro Ichino al Senato e dal prof. Giuliano Cazzola alla Camera).
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