Articolo 81 Costituzione. Un passo nella direzione giusta, ma non sia definitivo

Dichiarazione dei senatori Radicali, Donatella Poretti e Marco Perduca
Già nel 1986 il deputato radicale Marcello Crivellini aveva iniziato una battaglia parlamentare contro il debito pubblico, depositando anche una proposta di legge di revisione dell'articolo 81 della Costituzione per introdurre il principio economico del pareggio di bilancio, sostenendo che il debito, e quindi i deficit non fossero una risorsa, bensì una ipoteca sulle future generazioni.
Quanto approvato da Camera e Senato sulla revisione dell'articolo 81 fa un passo nella giusta direzione, ma, in virtù della necessità di fare presto, corre il rischio di farci perdere l'occasione per scrivere una buona riforma. Avere scritto "equilibrio di bilancio" condizionato al ciclo economico e non pareggio è differenza sostanziale e non meramente lessicale. Restano previsti possibili "sforamenti", ma essi non sono regolamentati nelle quantità né nell'obbligo di rientro.
Inoltre, si corre il rischio, non andando a creare quella Autorità indipendente che supervisiona la legge come nel modello tedesco, che avevamo previsto nelle nostre proposte di legge, e come Monti aveva chiesto nel discorso programmatico al Senato, di non centrare l'obiettivo. Al suo posto, infatti, si crea un ambiguo organo indipendente nominato dalle Camere con sede nelle Camere stesse, che dovrebbe controllare l'auspicato "pareggio".
Malgrado la qualità del dibattito in commissione e in aula del Senato restano quindi tutte le perplessità di una riforma fatta in fretta, una fretta che risponde alle esigenze della crisi economica e per dare una risposta ai mercati, ma che in passato gia' ci ha fatto approvare le ultime tre manovre economiche che non hanno dato i risultati sperati.
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