La lettera, la ministra risponde ai Radicali
L'APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E AL MINISTRO PER LE RIFORME. Aderisci qui
RISPOSTA DEL MINISTRO MARIA ELENA BOSCHI PUBBLICATO SU LA REPUBBLICA
Caro direttore, la lettera aperta pubblicata da Repubblica, firmata dal segretario dei Radicali Italiani Riccardo Magi e altri 7 dirigenti del suo partito tra cui Emma Bonino, pone alcune questioni di indubbio interesse, sebbene collegate solo indirettamente al voto del prossimo 4 dicembre. Per prima cosa mi preme smentire il dubbio che ci possa essere un intendimento che "miri a precludere definitivamente alle minoranze" il ricorso alla raccolta delle firme per i referendum e per le leggi di iniziativa popolare. La riforma costituzionale, infatti, va esattamente nella direzione opposta, cioè quella di favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita democratica delle istituzioni. Innanzitutto attraverso l`abbassamento del quorum per la validità del referendum abrogativo che, essendo parametrato all`affluenza delle ultime elezioni politiche, renderà più facile per i cittadini poter incidere con il loro voto sulle leggi approvate dal Parlamento. Ma anche attraverso la previsione, per la prima volta, dell`obbligo per il Parlamento di prendere in esame le proposte di legge di iniziativa popolare. Non si possono poi dimenticare i nuovi strumenti di consultazione e i referendum di indirizzo, introdotti dalla riforma. Ovviamente la riforma costituzionale non poteva entrare nel merito delle modalità di raccolta delle firme e dei soggetti autenticatori perché disciplinati da una legge ordinaria, comunque sempre nelle disponibilità del Parlamento. L`augurio è che, con l`impegno di tanti, il Sì possa vincere il 4 dicembre e che i nuovi strumenti di partecipazione diventino realtà, così che il Parlamento possa affrontare seriamente il tema posto dai Radicali Italiani. Il nostro ordinamento, del resto, si sta adattando al mondo digitale con leggi e con le regole amministrative. È ormai prevista l`identità digitale e si sta lavorando sulle anagrafi digitalizzate dei residenti. Molto c`è ancora da fare, lo sappiamo. Sicuramente garantiamo l`impegno del Governo a favorire in Parlamento un accordo tra le forze politiche per "modernizzare" in generale la raccolta delle firme e rendere ancor più semplice per tutti i cittadini l`attivazione dei nuovi strumenti previsti nella riforma costituzionale; confidando di svegliarci il 5 dicembre con la vittoria del Sì, ci metteremo a lavoro.
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