Referendum, Magi: Firme online e autocertificazione, o Riforma lo seppellirà. Governo vari Referendum Act per restituirlo ai cittadini. Oggi è privilegio di grandi partiti e sindacati

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Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani 


"Se non accompagnata da una modifica delle procedure di raccolta firme, la riforma costituzionale rischia di essere la tomba dello strumento referendario. Ecco perché come Radicali Italiani abbiamo lanciato al governo la proposta di un Referendum Act - come ricorda oggi anche Benedetto Della Vedova che si è impegnato a sostenerla - per tutelare i diritti civili e politici dei cittadini.
Vincolando l'abbassamento del quorum alla raccolta di un numero ancora maggiore di firme, l'effetto sul referendum e gli altri strumenti di democrazia diretta sarebbe infatti quello di una controriforma. Oggi in Italia già raccogliere 500 mila firme un obiettivo fuori portata è quasi per tutti, figuriamoci raccoglierne 800 mila. L'obbligo di autentica e le altre assurde procedure rendono l'esercizio del referendum un privilegio dei grandi apparati di partito, sindacali o di altro tipo, che dispongono di un esercito di consiglieri comunali e altre figure autorizzate a certificare le sottoscrizioni. Non è un caso che soltanto il comitato 'Basta un Sì' promosso dal governo dichiari di aver tagliato il traguardo delle firme necessarie, anche se bisognerà attendere il vaglio della Cassazione per averne la conferma. La priorità è quindi restituire effettiva praticabilità democratica all'istituto referendario varando un Referendum Act: cioè una legge ordinaria che superi queste procedure 'borboniche' e ingiuste consentendo la raccolta firme online o dando ai comitati promotori la facoltà di autenticare le firme, come già accade in altri paesi. Le procedure non sono questioni formali, ma riguardano direttamente la democrazia, è bene ricordare infatti che in materia referendaria pende sullo stato italiano il giudizio dell'Onu grazie al ricorso presentato da Mario Staderini. Continueremo quindi a lottare anche portando avanti l'interlocuzione aperta con il governo e il ministro Boschi, per garantire un contropotere ai cittadini".

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