Valle d’Aosta: la Regione sollecita il trasferimento delle funzioni sulla sanità penitenziaria

Dalla Rassegna stampa

La Presidenza della Regione comunica che rispetto alla situazione segnalata dal Coordinamento Sindacale Penitenziario (Cosp), la Regione è impegnata da tempo su due fronti per: garantire un’adeguata e dignitosa assistenza sanitaria ai detenuti, indipendentemente da impasse formali e burocratiche, in stretto rapporto con la Direziona della Casa Circondariale di Brissogne; ottenere il trasferimento delle competenze in materia di sanità penitenziaria.
Rispetto a quest’ultimo punto, si ricorda che è stata proprio l’amministrazione regionale a farsi parte attiva presso la Commissione Paritetica Stato-Regione per definire il testo del decreto legislativo di trasferimento, poi diventato d.lgs. 26 ottobre 2010, n. 192.
E la Regione ha successivamente normato con propria legge 10 maggio 2011, n. 11 Disciplina dell’esercizio delle funzioni in materia di medicina e sanità penitenziaria trasferite alla Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallèe d’Aoste ai sensi del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 192 (Norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Valle d’Aosta/Vallèe d’Aoste recanti il trasferimento di funzioni in materia di medicina e sanità penitenziaria).
Legge peraltro impugnata dal Governo nazionale e sulla quale, per accelerare il processo e far venire meno il possibile contenzioso, la Regione stessa è subitamente intervenuta a modifica della propria norma. Al momento attuale il “vuotò sta nella mancanza del Dpcm previsto dall’art. 5 del d.lgs. 192/2010, da emanarsi di concerto con il Ministero della Giustizia e il Ministero della Salute, d’intesa con la Regione.
A questo proposito, si evidenzia che la Regione ha ripetutamente sollecitato il documento, in ultimo ancora con lettera ai Ministri Giustizia e Salute del 17 aprile 2013. A livello ministeriale al momento ancora nulla si è mosso. Non si è dunque inceppata la “Burocrazia Regione-Stato”, come riportato di recente da alcune notizie stampa. Si è invece in attesa di un adempimento previsto dalla legge statale, posto in carico allo Stato, che attui finalmente il trasferimento delle competenze.

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