“Roma Sì Muove”, festa per gli otto referendum

Oltre alla firma, c`è chi ci metterà la voce, chi la semplice presenza e chi, ancora, le proprie capacità canore e comiche. Happening, sabato, in piazza Farnese a sostegno della raccolta firme per gli otto referendum cittadini su mobilità, ambiente, diritti e riduzione dei costi della politica. Musica, sketch e intrattenimento per il comitato “Roma Sì Muove” che va verso il rush finale del 5 ottobre. Sono state raccolte già più di 25mila firme in poco più di due mesi. Molti i politici e le personalità del mondo dell` associazionismo che hanno detto sì come i ministri Mario Catania e Fabrizio Barca. «A partire dalle 18 – spiegano i promotori del comitato Mario Staderini, Umberto Croppi e Angelo Bonelli – si alterneranno sul palco personaggi della cultura e dello spettacolo, che spiegheranno le tante ragioni per aderire alla campagna referendaria». Saranno presenti, tra gli altri, l`attore Claudio Santamaria e Serena Dandini che intervisterà Emma Bonino. Seguiranno gli interventi dei comici Dario Vergassola e Dado. A sostegno dei referendum anche il cantautore Alessandro Mannarino con un suo omaggio musicale. Spazio poi agli appelli a firmare di Toni Servillo e Sergio Castellitto.
«Vogliamo offrire ai romani un momento di festa ma anche di riflessione sui problemi e sul futuro diverso che chiediamo con gli otto referendum per la nostra città affermano i componenti del Comitato-Roma e i suoi cittadini meritano una qualità della vita migliore, ecco perché aspettiamo tante persone e le invitiamo ad aderire alla campagna». Proprio in piazza Farnese saranno allestiti i gazebo fino alle 21.
I temi etici, testamento biologico e le famiglie di fatto, non sembrano aver trovato particolare ritrosie. Sì perché in moltissimi hanno scelto di firmare per chiedere trasporti pubblici realmente efficienti, migliori servizi alla persona, stop alla cementificazione, strategia rifiuti zero, 50% di spiagge libere e azzera- mento dei cda delle municipalizzate. Mentre è montata la polemica sui ritardi nella vidimazione dei moduli e sugli autenticatori: funzionari del Comune autorizzati dal sindaco o consiglieri comunali e provinciali che possono certificare la validità delle firme. «Nonostante rientri tra le loro mansioni – dicevano due settimana fa Staderini, Bonelli e Croppi – fino ad oggi lo hanno fatto solo 7 su 170 eletti nelle istituzioni romane: decisamente pochi». E se il Comune non li ha messi a disposizione, la Provincia su spinta del presidente Nicola Zingaretti, invece, sì. E, chissà, che sabato non scelga di partecipare alla festa.
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