Il renminbi forte? Vietato distrarsi

Dalla Rassegna stampa

La Cina è il secondo esportatore al mondo. La Cina è anche il Paese più liquido su scala globale. Così, la Cina può permettersi di dettare nuove condizioni. Per esempio, quella di imporre ai clienti italiani di essere pagata in renminbi. Una richiesta ardita: la moneta cinese, si sa, non è come tutte le altre, non è ancora del tutto scambiabile sul mercato delle valute. Eppure questa richiesta è cominciata ad arrivare alle orecchie di un primo manipolo di imprese italiane.

Il trend è solo all'inizio, ma il messaggio è chiaro: dollaro ed euro sono visti come troppo volatili dagli imprenditori cinesi, che sul rischio di cambio si sentono più tutelati dalla divisa nazionale. E siccome sanno di avere la forza di farsi ascoltare all'estero, ora la usano. Con che velocità questo fenomeno riuscirà a prendere piede in Occidente è presto per dirlo. Ma le aziende d'Europa, e forse anche quelle d'America, sono avvertite: i pagamenti in renminbi sono una realtà con cui potranno trovarsi sempre più spesso a fare i conti. E per la quale dovranno attrezzarsi adeguatamente: non è un caso che alcune tra le principali banche italiane si stanno attivando per offrire servizi in moneta cinese. Non più destinati solo a chi investe a Pechino ma anche a chi, con Pechino, ha solo relazioni commerciali.

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