MPS, Radicali e Mazzoni della Stella: Aprire i cassetti ancora chiusi del Monte dei Paschi

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Si è conclusa un'ulteriore fase nel tentativo di salvare MPS dalle conseguenze di condotte gravissime poste in essere nell’arco di decenni da settori politici locali e nazionali prevalentemente di sinistra, ma non solo.

L’operazione sarà resa possibile anche dall’intervento del fondo Atlante con la garanzia della Cassa Depositi e Prestiti e prevede inoltre su una parte dei crediti non esigibili la garanzia dello stato italiano come prestatore di ultima istanza. Ossia, in soldoni, se le cose vanno male alla fine paghiamo noi cittadini. La nostra speranza è che l’operazione abbia successo, ma sono tanti i lati opachi di tutta la vicenda

 

Innanzitutto come cittadini italiani garanti dell’operazione vorremmo che le stringate dichiarazione del presidente del consiglio, Matteo Renzi, trovassero più ampia e compiuta forma nell’operatività di una commissione d’inchiesta parlamentare che, lavorando con i poteri della magistratura, faccia piena chiarezza sul nome e cognome dei responsabili locali e romani, sui loro sodali e sui responsabili di gravi omissioni e di compiacenze che a tutti i livelli istituzionali hanno contributi a comporre questa vicenda criminale.

Aprire un’inchiesta seria significa rendere noi cittadini garanti del Monte del Paschi consapevoli che si è finalmente deciso di girare pagina, perché aprire quei cassetti ancora chiusi del Monte sarebbe la vera garanzia per il successo che noi senesi tanto auspichiamo.

 

Vittorio Mazzoni della Stella, già sindaco di Siena e già vice presidente del Monte dei Paschi

Giulia Simi, direzione di Radicali Italiani

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