Dichiarazione di Valerio Federico e Alessandro Massari, tesoriere e membro di direzione di Radicali Italiani:
La Commissione europea ha pubblicato il rapporto sulle previsioni economiche dopo il referendum britannico. Si legge che "Il settore bancario, in particolare in Italia, e' finito sotto pressione significativa in quanto il risultato del referendum del Regno Unito ha aggravato le vulnerabilita' gia' esistenti, inducendo i mercati a mettere in discussione la capacità di queste banchedi riparare i loro bilanci"
Per la Commissione, la Brexit non ha fatto che mettere in risalto "vulnerabilita' pre-esistenti" degli istituti di credito italiani.
Con la campagna "Sbanchiamoli ! fuori i partiti dalle banche", Radicali Italiani evidenzia i danni inflitti al sistema bancario dal continuum politica-fondazioni bancarie (in mano alla politica)-banche, con le fondazioni che hanno scelto il management delle banche tra politici riciclati senza competenze finanziarie. Questi, dopo aver concesso crediti allegri a imprenditori amici, negandoli a imprenditori capaci, hanno provato a nascondere il tutto al momento dello scoppio della crisi. I tentativi di ricapitalizzazione si sono scontrati con i troppi crediti a rischio concessi agli amici degli amici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le banche Italiane sono a rischio, le fondazioni bancarie sono a rischio, i crediti sono a rischio.
E' urgente dare attuazione al protocoolo di intesa siglato più di due anni fa dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e dal Presidente dell’Acri (Associazione di fondazioni e casse di risparmio) Giuseppe Guzzetti, che ha segnato l’avvio dell’autoriforma delle fondazioni di origine bancaria prevedendo, tra le altre, una misura chiesta anche dai radicali, la riduzione delle quote azionarie delle fondazioni, dominate dai partiti, nelle banche allo scopo di salvare sia banche che fondazioni e di tutelare l'accesso al credito.
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