Regole morbide, i dubbi della Bce

Non è ancora nato, il patto di bilancio voluto dalla cancelleria tedesca Angela Merkel, che già sembra raccogliere critiche puntute, e proprio dalle voci più autorevoli. Per esempio, dalla Banca centrale europea: in una lettera inviata nei giorni scorsi da un membro del suo board centrale ai negoziatori dei governi, e riportata dal «Financial Times», si dice chiaro e tondo che gli obiettivi iniziali dello stesso patto per una riduzione del debito pubblico nei vari Paesi hanno ormai subito «una revisione sostanziale e verso il basso». In altre parole: troppe trattative e troppe correzioni al testo originario, per un motivo o per l'altro, e tutte nel senso di un «ammorbidimento». Una in particolare, la norma più criticata dalla Bce: quella che garantirebbe l'esonero dalla «regola d'oro» del pareggio di bilancio, quando vi siano «circostanze eccezionali». La lettera non arriva a dirlo esplicitamente: ma è come se dietro queste parole, almeno per Eurotower, si profili l'ombra dei soliti furbetti, e non certo limitati a un solo Paese.
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