Radicali e Chiesa alleati

A Natale la tradizione religiosa pensa a chi sta peggio. Non a caso il bambinello nasce in una stalla e non all'Hilton. Ma non è una eccezione di un giorno. «Eri straniero e ti ho ospitato, eri prigioniero e ti ho visitato» sta scritto. Anzi c'è una sottile e significativa disputa fra i cultori di lingue antiche e testi sacri. Qualcuno traduce «Eri prigioniero e ti ho liberato». Naturalmente chi scrive non ha alcuna competenza in lingue antiche e tantomeno in sacre scritture, però la differenza di traduzione, l'una invalsa e l'altra possibile, dopo questo Natale un significato può averlo. I prigionieri sono stati visitati, nel rispetto della traduzione di maggioranza, ma qualcuno nella visita ha di nuovo posto il problema della traduzione possibile. Così i deputati di vari partiti che con Pannella e Rita Bernardini hanno visitato la mattina di Natale il fatiscente e sovraffollato carcere di Regina Coeli a Roma. In nome di una tradizione caritatevole e umanitaria che anche un laico non può non riconoscere al cristianesimo.
La cultura laica porta però a proporre l'amnistia non solo per motivi umanitari, che anche i laici possono ben avere come propri, ma per una tradizione di rispetto dello Stato e delle sue leggi. Leggi che oggi non sono rispettate di fatto né nelle carceri né nei tribunali. Radicali e Chiesa possono trovarsi sullo stesso fronte, come successe per la fame nel mondo, con un altro grande protagonista, il presidente Pertini.
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