Ponte Galeria, Pannella in visita al Cie

Dalla Rassegna stampa

Una delegazione di Radicali guidata da Marco Pannella ha visitato il Cie di Ponte Galeria. Durante il giro nel centro che appena un mese fa, il 18 febbraio, fu teatro di una rivolta con materassi in fiamme, sono ancora ben visibili i segni della protesta. Il direttore dell’ufficio immigrazione della Questura di Roma Maurizio Improta afferma che «la calma è tornata», che gli immigrati sono diminuiti, ma si è ancora in attesa dei lavori per riparare i danni subiti dalla struttura. Secondo Pannella - acclamato al suo arrivo dagli immigrati al grido di «Grande Marco» e «aiutaci» - il Cie è «un prodotto del caos legislativo e amministrativo italiano». Il direttore della Cooperativa Auxilium che gestisce il centro, Giuseppe Di Sangiuliano, spiega che al momento «ci sono 51 donne e 68 uomini ospiti, a fronte di 360 posti disponibili. La maggior parte degli uomini sono magrebini, la maggior parte delle donne nigeriane. Per loro ci sono 90 operatori». Interpellato sui tempi di permanenza Di Sangiuliano risponde: «Difficile fare una media, dipende dalle etnie: i romeni massimo 15 giorni, i nigeriani fino a sei mesi». Nel ricordare gli scontri di febbraio, Improta ricorda che ci furono «14 dipendenti della polizia di Stato e della Guardia di Finanza feriti, tra cui anche un funzionario. Gli arrestati sono stati portati a Regina Coeli, su ordine del magistrato, cinque sono tuttora in carcere - spiega -. Non mi risultano danni fisici agli stranieri». L’ex consigliere regionale Rocco Berardo commenta: «Le persone che stanno qui ci stanno non perché hanno rubato, non perché hanno commesso un reato ma perché non dispongono di un documento. Questo è il paradosso umano più drammatico».

 

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