Più concorrenza contro l'inflazione

Dalla Rassegna stampa

L'inflazione cresce a un ritmo del 3,4% annuo. È tanto. Si può ragionevolmente sperare che la febbre passi, e che la dinamica dei prezzi freni, come sembra destinata a fare; ma nascondere la testa sotto la sabbia non è mai una scelta saggia. Ci sono almeno due fattori strutturali, uno globale, uno tutto italiano, che vanno infatti affrontati con riforme decise. Il rincaro del petrolio - che terrà l'inflazione alta per un po' e frenerà i consumi per tanto tempo non è solo frutto di tensioni passeggere: c'è un disallineamento tra domanda (in crescita) e offerta (stagnante) globali che non può essere risolta in poco tempo. I prezzi delle benzine, però, sono gonfiati da imposte, accise: abbassarle, è vero, lancerebbe momentaneamente all'economia un messaggio "sbagliato" di abbondanza-forse non del tutto inadeguato a questa fase - ma è doveroso pensarci per riportare la situazione verso la normalità. In Italia - la cui inflazione è sempre più alta che altrove - pesa poi anche la mancanza di concorrenza, la presenza di posizioni di rendita che rendono compatibili margini più elevati del normale. Le liberalizzazioni, quelle vere, possono allora risolvere anche il problema della febbre dei prezzi, oltre a quello della crescita.

© 2012 Il Sole 24 Ore. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

 Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani   Che il libero mercato in Italia sia un miraggio è cosa risaputa, e ne è la conferma questa ennesima manifestazione contro la direttiva Bolkestein. Una protesta appoggiata dal partito unico dell’...
Si è conclusa un'ulteriore fase nel tentativo di salvare MPS dalle conseguenze di condotte gravissime poste in essere nell’arco di decenni da settori politici locali e nazionali prevalentemente di sinistra, ma non solo. L’operazione sarà resa possibile anche dall’intervento del fondo Atlante con la...
Dichiarazione di Valerio Federico e Alessandro Massari, tesoriere e membro di direzione di Radicali Italiani:   La  Commissione europea ha pubblicato il  rapporto sulle previsioni economiche dopo il referendum britannico. Si legge che "Il settore bancario, in...