Pannella sospende lo sciopero della sete ma non la "battaglia per la legalità"

«La notte scorsa ho sospeso lo sciopero della fame e della sete e adesso continuerò così per 2, 3 giorni. Ricomincio a mangiare, ma sono pronto a riprendere lo sciopero se lo Stato non esce dalla flagranza criminale peggiore, credetemi, dello stato fascista, nazista e totalitario comunista». Lo ha detto il leader dei Radicali Marco Pannella, che chiede un’amnistia, uscendo dal carcere di Pistoia dopo una visita durata 3 ore e mezzo. Pannella - che dalla mezzanotte del 10 dicembre ha iniziato lo sciopero della sete per ottenere l’amnistia e il diritto di voto dei detenuti - si è trattenuto nel carcere di Pistoia a lungo. «Oggi non è vero - ha detto Pannella - che noi lottiamo per i carcerati, ma è il carcere che lotta con la non-violenza in nome del diritto: tutti, i direttori, la polizia penitenziaria, i detenuti, lottano per il diritto e la libertà dei cittadini italiani che stanno fuori, ma non sono liberi e hanno bisogno di essere illuminati»
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