Nuova legge "svuota carcere", Parlamento spaccato

«La questione amnistia è uno degli snodi principali della vicenda italiana. Lo si vedrà in Parlamento, perché già mi immagino che, come accadde per l'indulto, saranno chiamati in tv solo coloro che sono contro il decreto varato dal Governo». Lo ha detto Emma Bonino, nella intervista del lunedì con Radio Radicale. «Da troppi anni si attendeva un provvedimento serio e pragmatico in materia di giustizia, ma i tentativi negli ultimi 3 anni sono stati contaminati da una miriade di eccessi personalistici». Lo dichiara Aldo Di Biagio, deputato Fli. Esprime totale contrarietà alla riforma «svuota carceri» proposta dal nuovo Governo, il sindaco di Napoli, l'ex pm Luigi de Magistris. «I problemi del Paese sono altri - ha detto de Magistris - il primo punto di partenza, è ovvio, non può essere quello dell'amnistia, mi auguro che prima o poi si faccia un discorso complessivo razionale e non si agisca da un dato emotivo». De Magistris evidenzia che esiste un serio problema di affollamento delle carceri, ma pone la questione con altre soluzioni: «non ci sono fondi per le carceri, non ci sono concorsi per nuovi agenti di Polizia Penitenziaria e ci sono alcune strutture che andrebbero chiuse per le condizioni in cui sono i detenuti. Serve personale e strutture, ma anche e soprattutto rafforzare le misure alternative». Le parole del Guardasigilli Paola Severino sulla necessità che la «custodia cautelare sia disciplinata in modo tale da rappresentare una misura veramente eccezionale» e che la sanzione effettiva dopo la condanna «deve coniugare i valori posti a fondamento della Costituzione: riparazione e rieducazione costituiscono una «affermazione importante» che l'Unione delle Camere Penali "apprezza in maniera particolare poiché coincidono con la richiesta, che da tempo viene avanzata dai penalisti, di operare un'innovazione delle norme che riguardano la materia della libertà personale nel codice».
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