Norme equilibrate contro l'elusione

Forse ci siamo. Con la risposta data ieri al question time il Governo e il dipartimento delle Finanze hanno sposato la tesi di una norma che definisca con precisione il concetto di abuso del diritto tributario, facendo leva anche sui principi espressi dalla Corte di cassazione. In sintesi, che l'abuso risulti da un'operazione economica che ha il solo scopo di eludere le norme e che ci sia la volontà e la scelta del contribuente di agire in quel modo.
Proposte di legge, alla Camera, ce ne sono già tre. Tutte esprimono buone intenzioni e contengono disposizioni a tutela del contribuente che, in linea con le pronunce più illuminate della Cassazione, possa difendersi dimostrando lo scopo economico e non elusivo dell'operazione, mentre al fisco spetta dimostrare il «disegno elusivo». Il problema nasce dalla necessaria genericità di questi assunti: posto che una casistica è da evitare, nel confronto parlamentare dovrebbero trovare spazio definizioni abbastanza stringenti da consentire al contribuente di capire, ma capire davvero, se ciò che sta facendo è lecito o meno.
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