"Niente crocifisso in Sala Rossa": il consiglio comunale di Torino al voto

La vittoria del radicale Viale: lunedì l'assemblea si esprimerà
"STACCATE quel crocifisso dalle pareti della Sala Rossa". Per la prima volta, dopo anni che ci prova, il consigliere radicale e vicecapogruppo del Pd, Silvio Viale, riesce a far mettere ai voti il suo invito alla laicità della sede del Consiglio comunale. La proposta di delibera che, modificando il regolamento consiliare, prevede la rimozione del simbolo principale dei cattolici dall'aula del Consiglio comunale di Torino è stata, come si dice in gergo, liberata per l'aula ieri pomeriggio dalla conferenza dei capigruppo. E probabilmente già lunedì prossimo si andrà alla conta dei voti. Il capogruppo del Pd, Michele Paolino, ha già fatto sapere di essere contrario: "Toglierlo sarebbe un atto di intolleranza nei confronti di chi lo appese su quella parete più di 50 anni fa". E l'esponente di Ncd, Enzo Liardo, si è limitato all'atto di fede: "È un simbolo sacro". Difficile provare ad anticipare la conta del consenso che la deliberà riuscirà a ottenere. Viale mette in chiaro: "Non si tratta di votare sui simboli religiosi, ma di dire se la Sala Rossa rappresenta tutti i cittadini torinesi, di qualunque religione essi siano".
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