Il Ministro Cancellieri incontra i detenuti di Sollicciano: su amnistia favorevole... ma non decido io

Dalla Rassegna stampa

Quella su una eventuale amnistia "non è una decisione che mi appartiene ma appartiene al Parlamento perchè è una decisione politica. Tuttavia anche a voi ripeto quello che ho già detto altre volte: che io sarei favorevole". Lo ha detto il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri rispondendo, secondo quanto riferito, a un detenuto del penitenziario di Sollicciano nel corso di un incontro con una delegazione didetenuti. Il ministro oggi ha visitato il penitenziario, afflitto da un cronico problema di sovraffollamento. A proposito del carcere fiorentino, il ministro aveva rilevato, parlando con i giornalisti, che "al di là, purtroppo, del sovraffollamento che è un dato di fatto, Sollicciano è un carcere modello sotto il profilo dell'impegno sociale". Oltre a quello dell'eccessiva presenza di detenuti rispetto alla struttura, sono stati molti i temi sottoposti dai carcerati all'attenzione del ministro, a partire dalla possibilità di lavorare all'interno della struttura e su questo la Cancellieri ha ribadito il suo "impegno prioritario". Tra i temi sottoposti all'attenzione della Cancellieri anche quello dell'avvicinamento dei figli alle madri in carcere e i problemi di cura dei detenuti tossicodipendenti.

Marroni: Toscana impegnata per tutela salute detenuti

"In occasione di questa visita del ministro Cancellieri qui a Sollicciano, confermiamo l'impegno della Regione Toscana perché ai detenuti siano garantite la stessa tutela della salute e le stesse cure che spettano ai cittadini liberi. Come servizio sanitario toscano poniamo particolare attenzione alla salute dei cittadini detenuti e abbiamo avviato un processo di collaborazione e di dialogo con le istituzioni dell'intero apparato penitenziario. L'adozione di protocolli di cura idonei favorirà un miglioramento dell'intero processo assistenziale". Così l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni che ha accompagnato oggi pomeriggio il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri nella visita al carcere di Sollicciano e, prima, alla Scuola superiore della magistratura nella villa di Castel Pulci. La Regione Toscana, ricorda una nota, "lavora da tempo per garantire ai detenuti il diritto a un'assistenza sanitaria pari a quella dei cittadini liberi: sono state messe a punto linee guida per la tutela della salute mentale e la prevenzione del rischio suicidario. In tutti gli istituti penitenziari è garantita l'assistenza psichiatrica e la presenza di infettivologi. Ad oggi si è arrivati a un buon livello di informatizzazione dei dati sanitari penitenziari, ed è in fase di implementazione il progetto regionale di cartella clinica penitenziaria informatizzata: si tratta di una cartella sanitaria informatizzata, che è stata installata in tutti gli istituti penitenziari toscani, attraverso la quale, una volta a regime, sarà possibile monitorare in modo sistematico lo stato di salute dei pazienti detenuti e gestire i loro trattamenti sanitari (visite, cure, somministrazione di farmaci), garantendo privacy e sicurezza".

Nardella: visita Cancelieri segnale attenzione

"L'incontro del Ministro Cancellieri con i detenuti è un segnale importante di attenzione, non solo nei confronti del sistema carcerario, ma soprattutto verso le condizioni di vita dei detenuti che si trovano a vivere situazioni drammatiche": così ha commentato la vista a Sollicciano Dario Nardella, deputato fiorentino PD, che ha accompagnato oggi il Ministro Anna Maria Cancellieri. "Abbiamo ascoltato l'esperienza diretta di chi è costretto a vivere in celle di pochi metri quadrati e sopratutto senza una vera prospettiva di riscatto e di lavoro" ha poi proseguito. La questione pi쀔 volte rimarcata dagli interventi dei detenuti riguarda il principio costituzionale della funzione rieducativa della pena "senza un programma di attività e di riabilitazione sociale e psicologico il carcere serve solo a limitare la libertà personale, mentre deve essere un processo riabilitativo, fondato su attività e sull'integrazione con il mondo del lavoro. In questa direzione va il progetto di cui mi sto occupando personalmente nel tentativo di migliorare le condizioni di vita dei detenuti, non solo quando sono in carcere, ma anche quando ne usciranno" ha concluso Nardella.

Detenuti al ministro Cancellieri: più lavoro e madri con i figli

Una delegazione di detenuti di Sollicciano ha esposto i problemi della popolazione carceraria al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri che oggi ha visitato il penitenziario fiorentino. Non solo il sovraffollamento, tra i problemi, ma anche la necessità di poter lavorare mentre si è in carcere, la possibilità per le madri detenute di tenere vicino a sé i figli e per i tossicodipendenti di curarsi in comunità. La richiesta di avere lavoro all’interno del carcere è una necessità ma anche una speranza per il reinserimento nella società al momento di uscire a fine pena. Il ministro Cancellieri ha risposto che quello sul lavoro è un suo "impegno prioritario, preso fin dall’inizio, e voglio portarlo avanti". Ma, ha sottolineato il ministro, "non possiamo farlo dappertutto, bensì in realtà dove ci sono le condizioni, come a Firenze e in Toscana, grazie sia alle nostre istituzioni centrali sia alle istituzioni e agli enti locali".
Un altro detenuto ha posto il problema dell’avvicinamento dei figli alle madri in carcere, in particolare rispetto alla sottrazione della potestà genitoriale. Il ministro ha evidenziato che la questione si pone sotto un profilo più strettamente legislativo. Una detenuta tossicodipendente ha chiesto, per chi è nella sua condizione, di poter lasciare il carcere per curarsi in una comunità. Il guardasigilli ha puntualizzato che la questione dei tossicodipendenti nei penitenziari "non può essere generalizzata neanche rispetto ai problemi del sovraffollamento e vanno esaminate le singole situazioni di ciascuno, anche rispetto alla gravità dei reati commessi".
Un altro detenuto ha letto un documento relativo al decreto cosiddetto "svuotacarceri" chiedendo che venga riproposto in maniera più incisiva. "Confermiamo l’impegno della Regione Toscana perché ai detenuti siano garantite la stessa tutela della salute e le stesse cure che spettano ai cittadini liberi. Come servizio sanitario toscano poniamo particolare attenzione alla salute dei cittadini detenuti e abbiamo avviato un processo di collaborazione e di dialogo con le istituzioni dell’intero apparato penitenziario. L’adozione di protocolli di cura idonei favorirà un miglioramento dell’intero processo assistenziale" ha detto l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni che ha accompagnato oggi pomeriggio il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri nella visita al carcere di Sollicciano e, prima, alla Scuola superiore della magistratura nella villa di Castel Pulci. La Regione Toscana, ricorda una nota, lavora da tempo per garantire ai detenuti il diritto a un’assistenza sanitaria pari a quella dei cittadini liberi: sono state messe a punto linee guida per la tutela della salute mentale e la prevenzione del rischio suicidario.

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