Metro C, il Campidoglio non paga i lavori a rischio i fondi Cipe per la nuova tratta

Dalla Rassegna stampa

Fumata nera per i lavori della metro C. Che ora, oltre allo stop ai cantieri, rischia anche il blocco dei finanziamenti del Cipe per la tratta successiva da realizzare, quella che andrà dal Colosseo a piazza Venezia. Ieri l’incontro tra gli enti finanziatori Stato, Campidoglio e Regione, che peraltro non è intervenuta si è risolto sostanzialmente in un nulla di fatto: con Roma Metropolitane che ha spiegato di aver bisogno ancora di tempo, prima di poter sbloccare i 230 previsti dalla transazione firmata a settembre del 2011, è l’amministrazione comunale che ribadisce la richiesta, avanzata alle imprese, di continuare i lavori almeno fino al 30 settembre. La posizione di Metro C, però, è chiara: i soldi sono finiti e il consorzio si autofinanzia già da due anni. Insomma, dal 9 agosto si chiudono i battenti, fino a quando non saranno sbloccati i finanziamenti.

Ignazio Marino fa professione di ottimismo: «Non credo che i cantieri della Metro C chiuderanno - sostiene il sindaco - l’assessore Improta, assai appropriatamente, ha chiesto un cronoprogramma». Ma i Radicali chiedono di approfondire la vicenda In Campidoglio: «Ho chiesto al presidente della commissione mobilità di programmare l’audizione dell’assessore Improta e dei vertici di Roma Metropolitane sulla vicenda Metro C - annuncia Riccardo Magi, consigliere eletto nella lista civica per Marino - Alla luce dei fatti e delle dichiarazioni degli ultimi giorni è necessario che anche la commissione sia informata in modo più preciso sull’oggetto del contendere e che siano chiariti i termini della richiesta di pagamento e della paventata sospensione dei lavori». Secondo Antonello Aurigemma, consigliere regionale Pdl ed ex assessore capitolino alla mobilità, «basta un po’ di buon senso per sbloccare i fondi e consentire alle imprese di continuare a lavorare: non si sprechino gli sforzi fatti negli anni passati da amministratori di centrosinistra e di centrodestra». Il Campidoglio «trovi la soluzione per pagare subito i debiti con il consorzio Metro C - sottolinea Stefano Pedica, coordinatore nazionale di Cantiere democratico - È giusto fermare i lavori se i crediti vantati dai costruttori sono tanti e chi deve essere pagato non riceve il compenso».

Le imprese affidatarie dei lavori, dopo la manifestazione di venerdì scorso ai Fori Imperiali, sono sempre più allarmate: «La nostra è una corsa contro il tempo - sottolinea Nicola Franco, l’imprenditore portavoce del comitato imprese affidatarie lavori Metro C - Ricordo a tutti che lo Stato le tasse le vuole anticipate, l’Iva ogni mese, l’imposta sui redditi anticipata per l’anno successivo, oltre agli oneri finanziari che corrono, i leasing da pagare tutti i mesi, anche quando non si lavora, oltre alle ‘scadenze deì fornitori. Il fermo potrebbe innescare conseguenze disastrose fino a costringere qualcuno a portare i libri contabili in Tribunale». Il comitato chiede «il commissariamento dell’opera, per far incontrare le parti e far ripartire immediatamente i lavori scongiurando il licenziamento certo di tremila dipendenti e il fallimento di centinaia di aziende affidatarie».

 

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