«Di Mattia chieda scusa alla città»

Dalla Rassegna stampa

MONTESILVANO «Di Mattia chieda scusa alla città». Non ammette repliche Francesco Maragno, consigliere comunale di Democrazia e Libertà (uno dei contendenti alla poltrona di sindaco, conquistata da Di Mattia al ballottaggio), che interviene sulla proposta del primo cittadino in carica, quella di allestire sex-box a Montesilvano. «Sconcerto, amarezza e delusione. Questo si prova a leggere le fantasiose dichiarazioni del sindaco di Montesilvano sull’ipotesi dei garage del sesso che, rimbalzate sui mezzi di comunicazione nazionale fanno una pessima pubblicità alla nostra città». Il consigliere comunale di Democrazia e Libertà ricorda che il turismo è una attività che garantisce occupazione a una larga fetta di Montesilvanesi. «Appare decisamente fuori luogo la dichiarazione su facebook che fa una pessima pubblicità alla nostra città. Abbiamo atteso una smentita ufficiale che purtroppo non è arrivata. A questo punto crediamo sia opportuno che Di Matita chieda scusa alla città», Secondo Maragno Di Mattia «deve pensare le tasse ai cittadini, riducendo gli sprechi della macchina amministrativa, faccia qualcosa di concreto per la sicurezza della città e aiuti le famiglie in un momento di grave crisi economica».

I radicali abruzzesi, invece, vedono con favore e appoggiano l’iniziativa di Di Mattia. «Quella dei Verrichtungsboxen (è il nome che a Zurigo danno ai drive-in del sesso) è una via da tentare con convinzione - ha dichiarato Roberto Di Masci, presidente di Radicali Abruzzo, - anche se intravediamo difficoltà normative e logistiche, questa può essere una soluzione al sesso di strada, una risposta semplice e immediata, da un lato alla popolazione più sensibile, dall’altro alle operatrici del settore che potrebbero contare così su un luogo più sicuro dove svolgere la loro attività». L’esponente radicale ha concluso dichiarando che «anche se la via verso la legalizzazione della prostituzione è ancora lunga, i sex-box possono essere un primo passo significativo verso il riconoscimento di una professione da sempre disprezzata ma molto richiesta». Un sostegno che non sorprende affatto, visto che di recente Di Mattia ha dichiarato di condividere da sempre la stragrande maggioranza delle battaglie radicali preannunciando l’iscrizione al partito di Pannella usufruendo dell’ opportunità del doppio tesseramento promossa da anni dal movimento radicale. Un avvenire stupendo, dunque, attende la città rivierasca: trasformarsi in meta di turismo sessuale. Visto che il commercio langue, il turismo (quello tradizionale), sta morendo, è opportuno interrogarsi su quale idea di sviluppo si vuole tentare per la quinta città d’Abruzzo. Equiparando, perché no, lo sfruttamento del corpo femminile a qualsiasi altra attività commerciale.

 

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