Marco Pannella (Radicali); il sovraffollamento delle carceri è una tortura, per i detenuti e per gli agenti

“Il sovraffollamento delle carceri è una tortura. E in Italia abbiamo uno Stato che mantiene e impone strutture tortura dove non ci sono torturatori ma solo torturati, dal direttore, alle guardie penitenziarie, al cappellano e ai detenuti. Anche le famiglie degli agenti sono torturate”. Lo ha detto il leader radicale Marco Pannella, intervenendo oggi a margine della seduta straordinaria del Consiglio provinciale di Firenze che si è tenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano. “Abbiamo uno Stato tecnicamente canaglia - ha aggiunto - che è in palese violazione di alcuni diritti come ci ha detto anche la Corte europea dei diritti dell’uomo.
Il sovraffollamento è la peste italiana. Abbiamo fatto una legge, la cosiddetta Pinto, per mettere qualche pezza. Adesso, per inadempienza dell’Italia la legge Pinto sta sovraffollando la giustizia europea, tanti sono i ricorsi e le mancate attuazioni da parte dello Stato italiano”. Pannella ha poi aggiunto “viva il diritto, ma diamo corpo alle leggi. In Italia non possiamo riconoscere il reato di tortura in Italia, come in tutti i paesi moderni, perché a quel punto scatterebbe immediatamente la strage come reato di pericolo”.
Il leader radicale ha poi ricordato i referendum presentati dal proprio partito come quello per l’abolizione dell’ergastolo. “Anche questo amor di Papa che abbiamo - ha concluso - in 48 ore ha abolito l’ergastolo nella Città del Vaticano ed è anche andato a Lampedusa dove è nata la Bossi-Fini”.
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