Articolo di Mauro Favale pubblicato su la Repubblica - Ed. Roma, il 03/02/14
Pag. 1 - Da ieri sera sera c'è un consigliere comunale di Roma in sciopero della fame. È Riccardo Magi, Radicale, eletto con la lista civica di Ignazio Marino, che ha comunicato la sua decisione in una lettera inviata a Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico. Una lunga missiva in cui Magi racconta al sindaco di Firenze «la grave e anomala situazione che si è venuta a determinare nel consiglio comunale di Roma».
A determinarla è proprio il partito di Renzi, il Pd, che - scrive Magi- dall'inizio dell'anno contribuisce a far mancare il numero legale in Aula Giulio Cesare dove è in discussione la delibera sull'Anagrafe dei rifiuti di cui proprio il consigliere Radicale è primo firmatario. «Il presidente Coratti, il più votato del Pd - prosegue Magi - ha persino smesso di presiedere l'Aula mentre né la presidenza né la capigruppo hanno deciso di ricorrere a strumenti regolamentari per fronteggiare l'ostruzionismo dell'opposizione». Secondo il consigliere, questo atteggiamento sarebbe «un segnale al sindaco, alla giunta» e a Magi stesso, "reo" di aver denunciato a dicembre, durante la discussione sul bilancio, «il tentativo di ricorrere alla cosiddetta "manovra d'aula"». «Caro Matteo, il tuo Pd nella capitale è anche questo: un partito che fa ostruzionismo alla propria maggioranza, al proprio sindaco, a se stesso». In attesa della seduta di domani, sperando che non cada nuovamente il numero legale, Magi ha iniziato da ieri sera uno sciopero della fame: «Un'iniziativa non violenta di dialogo con il Pd e con te, perché tu possa trovare in queste ore l'urgenza di darmi una risposta, qualsiasi essa sia».