Libro sull’amore gay prof denunciati

Sono stati denunciati per divulgazione di materiale osceno e possibile corruzione di minore per aver fatto leggere agli alunni "Sei come sei" di Melania Mazzucco. I docenti di due V ginnasio del liceo Giulio Cesare di Roma, nel quartiere Trieste della ricca borghesia, un tempo roccaforte della destra giovanile, ancora non se ne capacitano. Due associazioni, Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus hanno presentato un esposto in procura, sostenendo che gli allievi, durante le ultime vacanze di Natale, sarebbero stati «obbligati a leggere il romanzo a forte impronta omosessualista», in cui «alcuni passi rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico».
Il libro racconta di una ragazzina di 11 anni, Eva, nata con una maternità surrogata e figlia di una coppia gay, Christian e Giose. Quando il genitore biologico muore, l’altro - Giose - non ha titoli legali per occuparsi della figlia, che viene quindi affidata allo zio. Ed Eva si metterà a cercare quello che considera il suo padre superstite. Nel mirino delle associazioni, che dichiarano di essersi mosse su impulso di alcuni genitori, un brano in cui si racconta la scoperta dell’omosessualità di Giose a 16 anni, con un rapporto orale con un compagno di calcio. Un passo definito "pornografico" dai denuncianti. Secondo i quali, inoltre, dietro la proposta di libri simili agli studenti ci sarebbe anche una "strategia" dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), dipendente dal ministero delle Pari Opportunità.
A cavalcare la polemica, ieri, anche due movimenti giovanili di estrema destra, "Lotta studentesca" e "Rotta di collisione": il primo ha esposto davanti alla scuola lo striscione "Maschi selvatici, non checche isteriche", mentre il secondo ha volantinato con lo slogan "Emergenza omofollia!". Parlano di «polemica offensiva e strumentale» i professori del Giulio Cesare: «Il romanzo non è affatto pornografico, è stato proposto ai ragazzi nell’ambito di un progetto che prevedeva la lettura di 21 testi su temi d’attualità . Un percorso serio svolto con grande professionalità». Anche i ragazzi delle classi coinvolte negano di essere rimasti turbati: «Queste polemiche non hanno senso - commenta Gloria, 15 anni - Credo che chi le faccia non abbia letto il libro, che è molto delicato e che in classe è piaciuto». A condannare le «vergognose frasi omofobe» di Lotta studentesca, anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Così come le associazioni Lgbt: di «inaccettabili manifesti omofobi» parla il Gay Center, di «azione di violenza politica e intimidazione dal sapore fascista» il circolo Mario Mieli, che bolla, tra l’altro, la denuncia delle associazioni pro vita come «iniziativa surreale». Ma anche il cattolico Movimento italiano genitori (Moige) attacca: «L’episodio del romanzo "Sei come sei", ad alto tasso pornografico, inserito, senza il consenso dei genitori, nel programma è una violazione del patto di corresponsabilità tra genitori e scuola». Mentre per Famiglia Cristiana, il caso è «l’ennesimo, brutto segnale di una scuola ridotta a campo di battaglia ideologico con le famiglie messe pericolosamente fuori gioco».
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