Lettera - I referendum dimenticati su Roma Capitale

Dalla Rassegna stampa

Non è per nulla strano che le istituzioni locali e la stampa non si siano ancora "accorte" che tra pochi giorni partirà la raccolta firme per 8 referendum cittadini che Radicali, ambientalisti e vari attivisti della società civile hanno preparato per Roma Capitale e lanciato sotto il titolo di "Roma Sì Muove". Se Staderini e Co. si fossero diligentemente limitati a denunciare, a suon di quesiti, quello che a Roma non va - e da molto tempo - in termini di viabilità, ciclabilità, balneabilità, amministrazione e trasporti... ci saremmo trovati di fronte a una corsa demagogica per sponsorizzare questo o quel tema, sparando sulla croce rossa di una città che si trova ormai in un declino... pompeiano. L'imbarazzo politico-mediatico deve essere arrivato quando si è notato che tra gli otto quesiti ce ne saranno due particolarmente caldi (e già approvati dalla Commissione per i referendum), che chiedono ai romani la loro "volontà" circa l'istituzione di un registro dei testamenti biologici e il riconoscimento delle coppie di fatto. Apriti cielo, è il caso di dire: ma non sono i temi su cui destra e sinistra non si sono mai permesse di "muoversi" per non disturbare il sonno (pieno di incubi!) del nostro vicino Vaticano?

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