Lettera - Pannella digiuna per una nobile causa

Pannella sta facendo il digiuno della fame e della sete per cercare di vincere la causa delle carceri, dell'inciviltà e barbarie che i detenuti devono subire. Pannella è avvezzo a campagne di digiuno, anzi, praticamente ha trascorso la propria vita politica a digiunare per portare avanti le proprie idee. Ma questa volta ha oltrepassato i limiti, considerata anche l'età avanzata. Ora non può più avere le forze per reagire, sfida la morte per una battaglia difficile da vincere, ma che vale la pena di combattere. Il problema delle carceri è troppo eclatante, se ne parla di tanto in tanto, ma nessuno finora si è assunto la responsabilità di affrontarlo. Le carceri italiane sono sovraffollate, con tutto ciò che ne comporta, ma soprattutto sono popolate da detenuti che devono scontare una pena e da altri che attendono di conoscere la sentenza, di sapere se saranno condannati o assolti. Questo a causa della lentezza dei processi, della troppa burocrazia, dei tempi morti. Pannella sta combattendo per questo motivo ma in silenzio, senza ricevere un riscontro, né una parola di solidarietà se non da certa stampa verso la quale dico: chapeau.
Roberta Bartolini
Genova
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