Lettera – Bonino candidata a Roma? Spero passi dalle primarie

La buona notizia-speranza è che forse Emma Bonino sarà la candidata radicale alle elezioni per il nuovo sindaco di Roma e chissà mai che possa anche vincere, visto che alle scorse elezioni regionali c'è quasi riuscita. La cattiva notizia è che quasi non se ne dà e non se ne darà notizia. A meno che quegli «indignados» dei Radicali non digiunino a oltranza o non si incatenino alle porte del Campidoglio.
Paolo Izzo
Ho grande stima di Emma Bonino, ho votato (e lavorato) per lei nel 2010 e ho accolto con piacere la notizia della sua candidatura. In questa fase a me sembra importante però che questa candidatura sia vagliata all'interno di primarie in cui Emma si impegni confrontando le sue idee e i suoi programmi con quelli degli altri candidati. Avrebbe giovamento da questo confronto, che io spero sia aperto e tranquillo, su tutti i problemi di una città come Roma, anche il modo di porsi di un partito, come quello radicale, abituato a presentare le sue posizioni in modo, appunto, radicale, <<o con me o contro di me», e a considerare con un certo fastidio l'idea per cui le decisioni, all'interno di una coalizione, vanno (andrebbero) prese tenendo conto delle opinioni di tutti. Diverso è, infatti, il governare dal proporsi come una persona o un insieme dì persone libere da compromessi e fedeli solo alle cose di cui sono convinti fino in fondo: testimoniandone l'importanza con dichiarazioni e atti più o meno vistosi, dal digiuno alla dimostrazione pacifica. Benvenuta dunque la candidatura di una radicale storica come Emma Bonino che potrebbe con la forza delle sue idee confrontarsi nelle primarie, senza digiuni e senza incatenamenti, con gente che la stima e che lei può ugualmente stimare.
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