“Larghe intese” contro il Porcellum

Parte anche in Piemonte la mobilitazione contro il “Porcellum”, l’odiato (a parole) sistema elettorale che i partiti, per quanto giurino sulle proprie convinzioni, faticano a mantenere la parola di cambiare la legge e ridare la scelta dei parlamentari ai cittadini. A sollecitare l’impegno, sulla scia della battaglia intrapresa da Roberto Giachetti (Pd) che ha deciso di tornare allo sciopero della fame e di lanciare per fine mese il “No porcellum day” è stata ieri l’ex senatrice democratica Magda Negri. La dirigente regionale ha segnalato la “strana analogia” tra l’impasse che si registra in Consiglio regionale sulla nuova legge elettorale (che preveda l’abolizione del famigerato listino), con le resistenze a livello nazionale, «dove tutti dichiarano la necessità di cancellare il Porcellum, dopodiché non si riesce a pervenire ad alcun accordo che consenta il varo di una nuova legge elettorale che restituisca il diritto di scelta ai cittadini e la dignità alla politica e al Parlamento».
Appello raccolto e rilanciato dai Radicali che venerdì prossimo, 11 ottobre, metteranno attorno allo stesso tavolo esponenti dell’area renziana (Simonetta Randaccio di Adesso Torino, Luigi Brossa di Big Bang), dell’associazionismo politico (Massimo Negarville, presidente di LibertàEguale) e la stessa Negri. A fare gli onori di casa il presidente dei Radicali italiani Silvio Viale, Igor Boni e Nicola Vono (Associazione Aglietta). In quella sede verranno illustrate le iniziative locali in vista dell’appuntamento del 31 ottobre, quando in tutta Italia sarà celebrato il “no Porcellum day”.
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