Intervista a E. Bonino: “Così non è democrazia”

Dalla Rassegna stampa

Ogni volta che la intervisti non capisci se non sa cosa sia la paura oppure ha talmente tanta strada sulle spalle che non ha più tempo per lei. Umanamente granitica, a tratti si stupisce delle domande che le fai, tanto le sembrano ovvie le risposte. Le idee le ha molto chiare e le battaglie “per i diritti civili” le ha fatte tutte. Sempre in prima linea.

Questo governo ha annunciato di voler ricorrere contro la sentenza della Corte europea che ha condannato la Legge 40 perché “incoerente”, cosa ne pensa?
Se farà ricorso, il governo si contrapporrà all`Europa dei diritti civili. Una delle ragioni costitutive del governo è il rispetto delle indicazioni europee per il risanamento economico. Ma l`Europa è anche quella che condanna la flagranza criminale del sistema giustizia e delle carceri, che chiede di non cambiare la legge elettorale entro un anno dal voto, o, come in questo caso, che ci richiama al rispetto dei diritti umani fondamentali. Spero che il governo ci ripensi e decida di mettere in atto le decisioni della Corte. Noi Radicali non staremo a guardare: come associazione Luca Coscioni sulla causa Costa-Pavan avevamo presentato un amicus curiae ai giudici europei a favore della coppia, sottoscritto da oltre 60 parlamentari. Se ci sarà ricorso, presenteremo una nuova memoria per evidenziare l`ascientificità e l`illegalità della Legge 40. Strasburgo ci ha dato ragione, rigettando le motivazioni del Movimento per la vita e di altri 52 parlamentari italiani di Pdl e Udc.

Cosa direbbe a Mario Monti per convincerlo a non fare questo ricorso?
Monti deve tenere presente che la Legge 40 rappresenta un unicum europeo, insieme all`Austria, nello sbarrare la strada della fecondazione assistita alle coppie portatrici di malattie trasmissibili. Non solo. Anche se solitamente uno Stato difende le proprie leggi, non si può fingere di ignorare che la Legge 40 è già stata smontata in molte parti e messa in discussione dai tribunali italiani. Sono rimasti in piedi solo il divieto di fecondazione eterologa e il divieto di utilizzo degli embrioni a fini scientifici, che è una pratica addirittura finanziata dall`Unione europea. Ultimo ma non ultimo, conterà pure qualcosa l`opinione pubblica, no? Tutti sanno che il referendum sulla Legge 40 non fu perso, ma boicottato e annullato, proprio perché la maggioranza dei cittadini era ed è contraria a questi divieti irragionevoli.

E all`ala cattolica del Pd che ancora oggi è favorevole alla Legge 40?
Senza confondere i cattolici con i clericali, al Pd basterebbe ascoltare i propri sostenitori. Marco Gentili – giovane malato di Sclerosi laterale amiotrofica dell`associazione Luca Coscioni e consigliere Pd al Comune di Tarquinia – ha chiesto da mesi a Bersani di attuare lo Statuto e regolamentare i referendum interni al Partito democratico, in modo da poter sottopone agli iscritti il tema della Legge 40. Ora Gentili ha mandato un videomessaggio d`invito a Bersani per il IX Congresso dell`associazione Luca Coscioni, che si terrà il 6-7 ottobre a Milano. Sarà un`occasione di confronto importante, e mi auguro che lui e tanti altri, anche nel Pd, vogliano accettare.

Il Pd cerca un`intesa con l`Udc, questo a suo avviso, comporterà l`accantonamento delle battaglie bioetiche?
Si può accantonare qualcosa che esiste. Finora il Pd non ha avuto bisogno dell`Udc per accantonare gli obiettivi laici. Ci sono arrivati anche da soli, escludendo ad esempio l`alleanza con le liste “Coscioni” nel 2005, o negandoci la possibilità di allearci con il nostro simbolo nel 2008.

Che differenza c`è tra Piergiorgio Welby e il cardinal Martini?
Il cardinal Martini non ha rifiutato l`accanimento – ovvero un trattamento inutile, che è già vietato – ma ha rifiutato cure vitali, ovvero nutrizione e idratazione artificiali. Le differenze con Welby, che ha rifiutato il trattamento vitale della respirazione artificiale, sono molte e tutti i casi sono diversi: probabilmente le prospettive di vita di Martini erano molto più brevi. Rimane ciò che li accomuna, e che dovrebbe essere l`elemento fondamentale da rispettare per tutti i singoli casi: la volontà, cioè la scelta libera e responsabile del malato. La propaganda dei vari Calabrò e Sacconi si serve di una giungla di definizioni per sequestrare libertà di scelta. Il disegno di legge Calabrò contro il testamento biologico mira a impedire di sospendere nutrizione e idratazione artificiale per quando non si sarà più in grado di intendere e di vole re. Anche in questo caso, l`opinione pubblica non è ascoltata. Per questo stiamo raccogliendo firme il referendum di Romasimuove.it sul registro comunale del testamento biologico. Se riusciremo a raccoglierne 50mila entro settembre creeremo un appuntamento di rilevanza nazionale.

Perché voi Radicali cavalcate, spesso solitari, tutte le più importanti battaglie per i diritti civili?
La domanda da porsi sarebbe: perché non lo hanno fatto gli altri? Per noi i diritti civili sono sempre stati questioni sociali, non temi per ricchi odi serie B. Era vero per divorzio e aborto, è vero per la giustizia negata a milioni di persone, che, come ricorda Pannella, è oggi la più grande questione sociale del Paese. Il potere italiano finora ha potuto non occuparsi di questi temi semplicemente perché non siamo davvero in democrazia, sia per la negazione del diritto alla conoscenza che per la violazione delle fondamentali norme costituzionali.

Quando finisce secondo lei la vita di un essere umano?
La vita in senso biologico finisce con la morte. Non per questo la vita deve trasformarsi da diritto a obbligo. Ci sono persone che rifiuterebbero di vivere in condizioni che per altri sarebbero accettabili. Ciascuno può decidere solo per sé, non certo sulla base di definizioni “condivise” da imporre a tutti.

E quando inizia?
La vita umana in senso biologico è nello spermatozoo e nell`ovocita, prima ancora che nell`embrione. Se ci chiediamo quando possiamo parlare di vita umana “individuale”, poniamo una domanda metafisica alla quale si possono dare risposte diverse… come appunto sono state date in epoche diverse. Ma non è dalla risposta a quella domanda che si devono far dipendere i diritti delle persone, che diventano soggetto giuridico al momento della nascita com’è giusto che sia.

Perché, contrariamente a quanto recita la nostra Costituzione, si assiste al continuo tentativo di violare la vita privata delle persone?
L`istinto dello Stato etico è quello di mirare al controllo delle nostre vite.

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