Int. a A. Papa - “Mezzi alternativi al posto del 41 bis"

A cominciare dalle chiacchierate domenicali con Massimo Bordin a Radio radicale. Papa, dopo l'esperienza carceraria, è come rinato a nuova vita politica: più fatti e meno slogan populisti. Qualcuno pensa, visti gli attuali problemi interni al Pdl e al Pd, che se la cura ha funzionato con lui...
Onorevole Papa, lei cosa ne pensa di questa diatriba sul concorso esterno in associazione mafiosa?
È una disputa cui manca un elemento essenziale, l'onestà intellettuale di chiamare le cose con il proprio nome.
E cioè?
Trattasi, di tutta evidenza di un reato impossibile, perché alla mafia o si appartiene o non si appartiene.
E quindi?
L'invenzione, che non trova riscontro normativo e non essendo l'Italia un paese di common law si tratta dell'unico caso di norma di uso consuetudinario giurisprudenziale, è stata pensata per trovare un riscontro alle parole di quei pentiti che in molti casi un riscontro o non lo trovano o faticano moltissimo a trovarlo.
Lei lo sa che adesso la accuseranno di lesa maestà per il fatto che questo reato fu voluto da Falcone e Borsellino?
Purtroppo è così. E nasce dall'esigenza di potere condannare anche in mancanza di idonei riscontri processuali alle parole dei pentiti. Inoltre quando Falcone semplicemente teorizzava l'utilizzo di questo strumento di cui si è avvalso poco e nulla finché è stato vivo, veniva criticato da Leoluca Orlando per il motivo opposto: gli si diceva che contestando questo reato ai politici evitava di incriminarli per associazione mafiosa vera e propria. Accadde così anche quando ci fu la polemica delle carte nei cassetti, si può tranquillamente dire che per Falcone questa ipotesi di reato fu una lama a doppio taglio.
Purtroppo non si sbaglia affatto. Il combinato disposto della carcerazione preventiva in 41 bis, che per me andrebbe abolita in quanto trattasi di tortura psico fisica vera e propria e della contestazione di quel reato per me impossibile che è il concorso esterno in associazione mafiosa ha prodotto i tanti processi per mafia che si trascinano per anni con clamore ma che quasi sempre finiscono in un nulla di fatto. Troppi pentiti sono passati dal carcere duro al programma di protezione, come folgorati sulla via di Damasco, io penso che solo noi al mondo, e gli Stati Uniti con Guantanamo, istituito però solo dopo 1'11 settembre 2001, custodiamo le persone con queste modalità.
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