Ici e Ires, i Radicali insistono a sbagliare

Dalla Rassegna stampa

Ancora l`ici nel mirino, quell`Ici che la Chiesa  non pagherebbe, secondo il segretario dei Radicali italiani,a cui ieri un quotidiano milanese  concedeva l`ennesimo ampio spazio senza  muovergli obiezione alcuna, né ospitare pareri  diversi. «Nessuno vuole far pagare l`ici agli edifici di  culto, afferma il segretario, ma abolire l`esenzione  per le attività commerciali svolte da enti  ecclesiastici, come quelle ricettivo-turistiche,  assistenziali, didattiche, ricreative, sportive e  sanitarie, equiparandoli a chi fa le stesse cose senza  insegna religiosa». Il fatto è che chi fa quelle stesse  cose senza insegna religiosa è pure lui esentato,  come è stato detto e scritto più volte. Si va dagli  enti di promozione sportiva ai sindacati, dai circoli  culturali ai partiti: l`elenco è lunghissimo. Se un ente  ecclesiastico gestisce un vero albergo, con fini di  lucro, paga già l`ici (se non lo facesse, il Comune  potrebbe obbligarlo a farlo); ma se si tratta di una  casa d`accoglienza o una casa alpina per i campiscuola autogestiti, dove non si guadagna nulla  e anzi ci si rimette, l`ici non si paga.

Il segretario afferma poi che la riduzione Ires  (imposta sul reddito delle società) «opera a priori,  indipendentemente dal fatto che gli enti facciano  davvero beneficenza».Assurdo. Per dimostrarlo  occorre ricordare che la materia è regolata dal  Dpr 601 del 1973, che all`articolo 6 elenca invece i  casi in cui l`aliquota è ridotta. Alla lettera "c"  troviamo gli «enti il cui fine è equiparato per legge  ai fini di beneficenza o di istruzione». Per inciso va  sottolineato che la stessa norma riguarda molti

altri enti come, ad esempio, gli enti ospedalieri, gli  istituti di istruzione, le accademie, una serie di enti  con scopi esclusivamente culturali, le società di  mutuo soccorso, gli istituti autonomi per le case  popolari, tutte le ex ipab...

Torniamo alla lettera "c": quali sono gli enti il cui  fine è equiparato per legge ai fini di beneficenza o  di istruzione? Sono gli enti delle confessioni  religiose che hanno stipulato con lo Stato italiano  patti, accordi, intese, cioè gli enti della Chiesa  cattolica e quelli delle altre confessioni religiose.  Quindi la legge cita "beneficenza` e "istruzione"  non per identificare due tipologie di attività, ma per  individuare dei soggetti. D altra parte pretendere  che la riduzione dell`aliquota riguardi l`attività di  beneficenza è del tutto privo di significato: se  l`agevolazione consiste nella riduzione dell`aliquota  d`imposta che si applica al reddito occorre che un  reddito esista, ma l`attività di beneficenza non  produce reddito, perciò non avrebbe alcun senso  prevedere una tassazione minore per un`attività  che non è soggetta perché manca la materia  imponibile, il reddito, appunto. E lo spirito è sempre  lo stesso: lo Stato intende sostenere con le  agevolazioni chi, senza fine di lucro, svolge attività  che vanno a vantaggio di tutti i cittadini e dell`intera  società. Lo fa perché è nel suo interesse farlo.

Sulla campagna in corso, in particolare sulla pagina  di Facebook "Vaticano paga tu la manovra",  interviene anche "Famiglia cristiana`, definendola  «campagna laicista col trucco, basata sul nulla (...),  provocazione laicista all`insegna dell`oscurantismo e  della disinformazia».

© 2011 Avvenire. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

 Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani   Che il libero mercato in Italia sia un miraggio è cosa risaputa, e ne è la conferma questa ennesima manifestazione contro la direttiva Bolkestein. Una protesta appoggiata dal partito unico dell’...
Si è conclusa un'ulteriore fase nel tentativo di salvare MPS dalle conseguenze di condotte gravissime poste in essere nell’arco di decenni da settori politici locali e nazionali prevalentemente di sinistra, ma non solo. L’operazione sarà resa possibile anche dall’intervento del fondo Atlante con la...
Dichiarazione di Valerio Federico e Alessandro Massari, tesoriere e membro di direzione di Radicali Italiani:   La  Commissione europea ha pubblicato il  rapporto sulle previsioni economiche dopo il referendum britannico. Si legge che "Il settore bancario, in...