Giustizia: Vaticano; Papa Francesco abolisce ergastolo, pene più dure per abusi su minori

Dalla Rassegna stampa

La riforma del codice penale varata in Vaticano ha tra i suoi effetti l’abolizione della pena dell’ergastolo, sostituita con la reclusione da 30 a 35 anni.
Le nuove norme sono state presentate in una conferenza stampa con Giuseppe Dalla Torre, presidente del Tribunale Vaticano e con padre Federico Lombardi. Tutte le norme andranno in vigore dal primo settembre prossimo. Un settore molto importante della riforma riguarda la “riformulazione della normativa relativa alla cooperazione giudiziaria internazionale, piuttosto risalente nel tempo, con l’adozione delle misure di cooperazione adeguate alle più recenti convenzioni internazionali”. In pratica, come ha spiegato Dalla Torre, la riforma del codice penale fa sì che le norme potranno essere applicate nei confronti dei dicasteri della Curia, agli Uffici, alle Commissioni e, più in generale, a tutti gli enti dipendenti dalla Santa Sede. “Il lavoro va avanti a ritmi serrati - ha spiegato Dalla Torre. C’era la necessità di porre mano a riforme laddove il nostro sistema era più debole”.
Sanzioni a persone giuridiche. Una delle norme introdotte da papa Francesco con un Motu proprio pubblicato oggi che aggiorna il sistema penale della Santa Sede, è la introduzione di sanzioni “a carico delle persone giuridiche per tutti i casi in cui esse profittino di attività criminose commessa dai loro organi o dipendenti, stabilendo una loro responsabilità diretta con sanzioni interdittive e pecuniarie”. Così il giudice vaticano potrà indagare su delitti e reati commessi in organismi di curia e uffici vaticani.
Riciclaggio e terrorismo. Con un Motu proprio pubblicato oggi il Papa prosegue la riforma iniziata da Benedetto XVI con le leggi emanate a fine 2010, per dotare la Santa Sede di strumenti per prevenire e contrastare la criminalità, favorendo la cooperazione giudiziaria internazionale anche su riciclaggio e terrorismo. Il Motu proprio, affianca tre nuove leggi, anche esse pubblicate oggi, con cui la Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano legifera su norme complementari in materia penale, modifiche al codice penale e al codice di procedura penale e su norme generali in tema di sanzioni amministrative.
Abusi su minori. Il Papa rafforza il sistema penale vaticano sui di delitti sui minori: vendita di minori, prostituzione minorile, violenza sessuale su minori atti sessuali su minore, pedopornografia, detenzione di materiale pornografico, arruolamento di minore. Le norme riguardano delitti commessi nella Città del Vaticano o uffici di Curia. Il Papa ha rafforzato le sanzioni per i reati commessi in danno di minori, con un Motu proprio pubblicato oggi e recependo la convenzione internazionale sulla tutela del fanciullo.
Dopo Vatileaks. Le nuove norme pubblicate oggi dal Vaticano con un Motu proprio papale prevedono anche l’aumento delle pene per la sottrazione di documenti riservati dagli uffici vaticani, qualora i documenti abbiano particolare rilievo.
Reati contro il patrimonio. Con il Motu proprio pubblicato oggi papa Francesco stabilisce che gli organi giudiziari del Vaticano possano esercitare la giurisdizione penale anche su reati commessi contro la sicurezza, gli interessi fondamentali o il patrimonio della Santa Sede e contro ogni reato la cui repressione è richiesta da un accordo internazionale ratificato dalla Santa Sede, se l’autore si trova nello Stato della Città del Vaticano e non è estradato all’estero.
Il Motu proprio papale, insieme a tre leggi della Pontificia commissione dello Stato della Città del Vaticano, rinnova il sistema penale vaticano, in parte rispondendo a richieste di Moneyval, in parte ad altre esigenze. L’adeguamento richiesto da Moneyval, ha precisato il direttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano Giuseppe Dalla Torre, non si esaurisce con queste norme e proseguirà con ulteriori provvedimenti, probabilmente dopo la pausa estiva.
Il primo Angelus di papa Francesco a Castelgandolfo è in agenda per domenica prossima, 14 luglio. Sarà la seconda volta del nuovo Papa nella cittadina dei castelli che ospita la residenza estiva dei papi, dopo la visita del 23 marzo, per lo storico incontro con il papa emerito Benedetto XVI. Il Pontefice domenica prossima arriverà alle Ville Pontificie alle 9.30 circa in automobile. Dopo l’ingresso dal cancello di “Marino”, il Santo Padre, nel cortile, incontrerà per un saluto i dipendenti delle Ville. Riceverà il saluto del vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro, del direttore delle Ville Pontificie, Saverio Petrillo, e dal sindaco di Castelgandolfo, Milavia Monachesi. L’incontro si concluderà con un saluto del Papa. A mezzogiorno, dal portone centrale del Palazzo Apostolico, papa Francesco reciterà l’Angelus. Poi pranzerà con la Comunità religiosa dei Gesuiti della Specola Vaticana (Osservatorio astronomico), diretta da un argentino, padre Josè Gabriel Funes. Papa Bergoglio rientrerà in Vaticano nel primo pomeriggio.

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