Giustizia: anche se condannato niente carcere per Berlusconi

Dalla Rassegna stampa

L'ex premier non andrà in prigione a prescindere da come si esprimerà la Cassazione sul processo Mediaset. E comunque se ne riparlerà in autunno. Ecco perché.
Niente carcere per Berlusconi, neppure nel peggiore dei casi. Vada come vada il giudizio della Cassazione, il cavaliere può dormire sogni tranquilli perchè non finirà dietro le sbarre, nemmeno se dovesse venire condannato definitivamente. Giocano dalla sua una serie di fattori che gli permetterebbero di fuggire la prigione, nonostantre nei giorni precedenti l'ex-premier si fosse detto pronto psicologicamente ad affrontare l'iter galeotto ("non farò l'esule come Craxi, sono pronto ad andare in carcerè').
A suo favore alcuni elementi quali: i quattro anni di condanna che vengono automaticamente ridotti ad uno soltanto per effetto dell'indulto previsto dalla legge "svuota carceri". Secondo, il leader del Pdl è incensurato: questa sarebbe la sua prima condanna definitiva. Va infine tenuta presente la componente anagrafica: Berlusconi compirà 77 anni il prossimo settembre e la prassi generale prevede i domiciliari per gli over 70. L'insieme di questi requisiti permetterebbe di chiedere al Tribunale del Riesame una misura alternativa al carcere e ottenere l'affidamento in prova ai servizi sociali.
Pertanto non è difficile prevedere il futuro in questo caso: facile ipotizzare infatti come sconterà la sua pena ad Arcore o in un'altra residenza a sua scelta, poiché è facoltà del condannato indicare in quale sede trascorrere il periodo di detenzione. L'unica ipotesi che lo manderebbe dritto in galera sarebbe una fuga dai domiciliari che farebbe scattare l'obbligo di arresto, ma resta una possibilità più che remota (viste anche le residenze del premier).
Per quanto riguarda l'effettiva risoluzione della questione comunque si dovrà attendere il periodo autunnale visto come nei mesi estivi le tempistiche della giustizia tendano a "prendersela comoda". L'iter resterebbe congelato fino al 16 settembre, giorno di ripresa dell'attività dei Tribunali dopo la sospensione feriale. Da quel momento, i difensori di Berlusconi avranno 30 giorni di tempo per presentare richiesta di pena alternativa al Riesame.

Cancellieri: la Cassazione farà ciò che deve con serenità

La vicenda Mediaset ed il futuro di Berlusconi, il caso kazako che ha fatto fibrillare il Governo, la penosa situazione delle carceri italiane. Temi di cui ha parlato oggi a Firenze, a margine di una visita al carcere di Sollicciano, il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. "Io credo che la Cassazione farà quello che deve fare con la massima serenità. Aspettiamo gli eventi" ha detto il ministro a proposito della sentenza attesa per domani da parte della Cassazione sui diritti tv di Mediaset.
Sul caso Shalabayeva "ora c’è un’inchiesta in corso da parte della Procura della Repubblica, lasciamo che la magistratura lavori" ha raccomandato Anna Maria Cancellieri ai giornalisti che le chiedevano un commento a proposito della relazione fatta alla Procura di Roma dal presidente del Tribunale della capitale Mario Bresciano. "Adesso è il momento di fare un po’ di silenzio e lasciar lavorare gli inquirenti". Riguardi poi all’iter del decreto leggi sulle carceri: "Purtroppo nel passaggio parlamentare è stato un po’ modificato e cambiato, secondo noi, in senso negativo. Adesso vediamo se riusciamo a recuperare degli spazi, sennò vedremo, in un altro momento di depenalizzazione, di affrontare il tema" ha detto il ministro della Giustizia. "Per noi come aspetto è importante la recidività, perché quello sarebbe già qualcosa. Vediamo come andrà a finire. La depenalizzazione sarà un modo per alleggerire le carceri -ha concluso Cancellieri- c’è una commissione di studio che sta facendo un lavoro molto serio e poi prenderemo le nostre decisioni".

//

 

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Dichiarazione di Michele Capano, tesoriere di Radicali Italiani:   Le parole del Presidente Mattarella testimoniano l'urgenza di rivedere il sistema dell'esecuzione penale minorile, che in Italia difetta di regole apposite diversamente da quanto accade in altri paesi europei, e in linea con...
Dichiarazione di Riccardo Magi e Michele Capano, segretario e tesoriere di Radicali Italiani, e di Barbara Bonvicini,tesoriera dell'Associazione Enzo Tortora Radicali Milano   Come Radicali Italiani vogliamo esprimere pieno sostegno alla battaglia nonviolenta del compagno Lucio Bertè,...
La tanto amata (a parole!) Costituzione italiana afferma che la pena ha come obiettivo rieducare il condannato. Nonostante lo spirito illuminato della Costituzione, le prassi che regolano le carceri in Italia e alcune leggi, hanno come obiettivo evidente punire e colpire soprattutto chi non ha...