Giustizia: ok del Senato al decreto “svuota carceri”, assumere detenuti conviene di più

Il decreto svuota carceri (78/2013) approda alla camera per la seconda lettura e fa spazio alle detrazioni fiscali. È stato, infatti, approvato ieri in aula al senato, prima del via libera al decreto, l’emendamento che prevede la possibilità per le imprese di usufruire di un credito di imposta dal valore variabile in caso di assunzione, per un periodo non inferiore a 30 giorni, di detenuti o soggetti internati ammessi al lavoro esterno o di detenuti semiliberi provenienti da detenzione o che abbiano beneficiato di misure alternative. Esito favorevole ha poi avuto anche la votazione sull’emendamento proposto dal governo in base al quale il commissario straordinario per le infrastrutture carcerarie, oltre ad atti di cessione e permuta degli immobili, potrà anche costituire diritti reali a favore di terzi sugli immobili.
L’emendamento sul credito d’imposta, a firma del relatore Nico D’Ascola (Pdl), nel dettaglio prevede l’inserimento, all’interno del decreto, dell’art. 3-bis composto di 3 commi. l primo di questi è stabilita la possibilità per le imprese che danno occupazione a soggetti detenuti o internati ammessi al lavoro esterno, di usufruire di un credito di imposta di 700 euro mensili per ogni lavoratore assunto, mentre, al secondo comma, è stabilita la possibilità per le imprese che assumono detenuti semi liberi provenienti dalla detenzione, di usufruire di un credito d’imposta mensile nella misura massima di 350 euro per ogni lavoratore.
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