Giustizia: il ministro Cancellieri; le nostro carceri non saranno più motivo di vergogna per l’Italia…

Dalla Rassegna stampa

“È bene che si sappia che le carceri non saranno più motivo di vergogna per l’Italia”. È quanto ha annunciato il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, inaugurando, a Roma, un progetto sociale per i detenuti dell’isola di Gorgona impegnati nella produzione di vino. Il ministro ha spiegato di puntare sul “lavoro per i detenuti nelle carceri” per assicurare a questi ultimi un futuro anche al termine della detenzione. “Occorre dare l’opportunità al carcerato di lavorare - ha detto il guardasigilli - le statistiche ci dicono che i carcerati che non lavorano hanno una recidiva all’uscita dal carcere dell’80%”.
“A seconda delle tipologie dei detenuti e delle carceri - ha spiegato il ministro - si possono individuare delle opportunità di lavoro compatibili con il regime detentivo. In alcune carceri che stiamo inaugurando, ad esempio, tutto l’arredamento e i mobili sono stati costruiti dagli stessi carcerati”.

Allo studio pene alternative

“Il nostro programma per le carceri è un programma a 360 gradi che prevede un aspetto logistico e un altro giuridico”. È quanto ha annunciato oggi il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, a margine della presentazione, a Roma, di un progetto sociale per i detenuti sull’isola di Gorgona impegnati nella produzione di vino.
“L’aspetto logistico - ha spiegato Cancellieri - prevede lavori nelle strutture carcerarie per renderle più adatte alle esigenze del detenuto. L’aspetto giuridico è quello della deflazione agendo sul tipo di pene alternative”. Il ministro della Giustizia ha precisato che su quest’ultimo versante ci sarà “un lavoro molto impegnativo poichè dovranno essere affrontati molti scogli”.

Tema amnistia riguarda il parlamento

“Il tema dell’amnistia riguarda esclusivamente il Parlamento”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, a margine della presentazione di un progetto sociale per i detenuti dell’isola di Gorgona. “Se il Parlamento farà questa valutazione - ha aggiunto - noi ci adegueremo alla sua volontà”.

Di Giovan Paolo (Pd): dopo impegno governo presto i fatti

“È importante l’impegno del governo sul fronte delle carceri. Mi auguro però che seguano i fatti, ponendo massima attenzione, in tempi brevi, alle misure alternative alla detenzione in carcere. Non c’è da inventare molto, basta vedere quello che succede negli altri Paesi europei”. Lo afferma il senatore Roberto Di Giovan Paolo, presidente del Forum per la Sanità Penitenziaria. “Altrettanta sollecitudine mi aspetto per gli Opg - continua Di Giovan Paolo. L’approvazione del decreto era cosa scontata, ma serve che ora le regioni rispettino alla lettera i tempi per la chiusura, delineando percorsi di cura per le persone che sono in queste strutture”.

Rossomando (Pd): ddl per ridurre custodia cautelare

Ridurre l’applicazione della custodia cautelare in carcere il più possibile, in modo che la detenzione senza una condanna definitiva sia un’extrema ratio e non una sorta di espiazione preventiva della pena. È l’obiettivo che si pone un disegno di legge a prima firma della presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, di cui è relatrice la deputata del Pd Anna Rossomando.
Nella relazione, svolta oggi, Rossomando ha sottolineato che la proposta mira a limitare la discrezionalità del giudice sia nella valutazione del pericolo di fuga, sia in quella di reiterazione del reato: in entrambi i casi sarà necessario verificare, oltre alla concretezza, anche l’attualità del pericolo. Le nuove norme confermano il carattere residuale della custodia cautelare, specificando che essa può essere disposta “soltanto quando le altre misure coercitive o interdittive (il codice dice attualmente “ogni altra misura”) risultino inadeguate. Queste norme rispondono all’esigenza di trovare un punto di equilibrio tra il diritto fondamentale alla libertà individuale e le esigenze di giustizia a tutela della collettività”, ha spiegato Rossomando.
“È una strada per contribuire ad attenuare il sovraffollamento delle carceri, un problema gravissimo che va tuttavia affrontato anche con altri strumenti come ad esempio le pene alternative”, ha concluso la deputata del Pd.

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