Giustizia: Manconi (Pd); accelerare introduzione reato tortura, indispensabile tutela vittime

Il Parlamento acceleri sull’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano. La sollecitazione giunge dal senatore del Pd Luigi Manconi, che oggi è stato ricevuto dalla presidente della Camera Laura Boldrini, insieme ai familiari di alcune delle vittime di casi come quelli di Stefano Cucchi e Giuseppe Uva.
“Vogliamo sollecitare - ha spiegato Manconi al termine dell’incontro a Montecitorio - l’attenzione della politica su una questione molto importante come quella di vittime delle vicende giudiziarie che hanno subito maltrattamenti durante il fermo in carcere o in caserma, come quelle di chi è morto dopo essere rimasto legato per 90 ore ad un letto di contenzione”.
“Per questo, chiediamo che vengano calendarizzate al più presto le proposte presentate in Parlamento per l’introduzione del reato di tortura, anche per rispettare le raccomandazioni dell’Unione europea sulla tutela delle vittime”, ha aggiunto Manconi, che ha definito “estremamente positiva la risposta della presidente Boldrini, che ha annunciato la propria partecipazione ad un’iniziativa per l’introduzione del reato di tortura”.
“Non si può e non si deve ignorare -ha rilevato ancora Manconi - l’infinita solitudine che vivono i familiari delle vittime; bisogna dire di no a quello che viene definito il meccanismo della doppia morte, dove alla morte fisica della vittima si aggiunge la sua stigmatizzazione e colpevolizzazione, come è stato nel caso di Stefano Cucchi”. Manconi ha sottolineato come un percorso parlamentare sia già stato avviato, almeno a Palazzo Madama, “dove è stata calendarizzata la mia proposta, la prima che ho presentato una volta eletto, per l’introduzione del reato di tortura in Italia”.
Ilaria Cucchi, sorella di Stefano ha detto che Boldrini “ha mostrato grande sensibilità ai temi che le sono stati sottoposti. La terza carica dello Stato ci ha restituito uno spiraglio di speranza”, ha concluso.
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