Giustizia: Gonnella (Antigone); messa alla prova e più misure alternative, la strada giusta

Il presidente di Antigone sul testo approvato in commissione Giustizia alla Camera: “Opposizione Lega non stupisce, con il M5S cercheremo il dialogo in vista del voto in Aula”. E ricorda: “Sovraffollamento più grave di quanto dicano le statistiche”.
Il testo approvato è condivisibile, la speranza è che in Aula non si crei un’asse trasversale per provare ad affossarlo. È positivo il giudizio del presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, sul testo licenziato ieri dalla commissione Giustizia alla Camera sulle misure alternative al carcere e la messa alla prova. Al termine di una lunga seduta notturna, segnata dall’ostruzionismo della Lega e dall’opposizione del Movimento 5 Stelle, sono stati esaminati oltre 200 emendamenti: il documento finale è stato approvato ed inviato all’esame delle altre commissioni e dell’Aula di Montecitorio che dovrà presto esprimersi sulla materia.
“L’opposizione della Lega non stupisce - dice Gonnella nel corso di una conferenza stampa alla Camera - mentre non so con quali argomenti il Movimento 5 Stelle si sia opposto al testo: è nostra intenzione chiedere loro quanto prima un incontro per capire quale tipo di politica abbiano in mente di attuare su questo terreno”.
Gonnella sottolinea in particolare l’approvazione in Commissione di un emendamento del governo che prevede la possibilità della detenzione domiciliare per i delitti puniti con reclusione fino a sei anni. “Oggi - specifica Gonnella - il giudice non può direttamente comminare gli arresti domiciliari”: c’è sempre un passaggio in carcere di almeno qualche giorno, prima che gli stessi vengano concessi, e dunque con la nuova proposta questo passaggio sarebbe evitato.
Nel testo licenziato dalla commissione Giustizia è anche prevista l’introduzione del meccanismo della messa alla prova, oggi utilizzato per i minori, anche agli adulti, quando le pene non siano superiori ai 4 anni. Il testo, secondo Gonnella, potrebbe rappresentare - se venisse approvato - un primo passo nel processo di contrasto al sovraffollamento carcerario. Tale sarebbe, secondo il presidente di Antigone, anche l’abrogazione della legge ex Cirielli nella parte sulla recidiva. “Occorre essere rigorosi nel dire, peraltro, che ci vuole un intervento significativo su più versanti: fra gli altri “cambiare la legge sulle droghe e cambiare l’approccio alla custodia cautelare, in accordo con la magistratura”.
A proposito di sovraffollamento, Gonnella ricorda inoltre che il dato dei 46-47 mila posti di capienza regolamentare dichiarati dall’amministrazione penitenziaria è sovrastimato: “Comprende, secondo nostre rilevazioni, anche reparti chiusi e celle inagibili: la nostra stima parla di almeno 8 mila posti in meno”. L’affollamento in carcere è dunque ancor più grave di quanto non raccontino le statistiche ufficiali, e va risolto al più presto, anche perché - ricorda - pende il giudizio della Corte Costituzionale che entro l’estate dovrà pronunciarsi sulla questione”. Per promuovere le proposte di legge presentate sul tema e sensibilizzare i cittadini, Antigone sarà presente, insieme a numerose altre realtà, in 100 piazze italiane nella giornata internazionale delle vittime della tortura, che cade il prossimo 26 giugno.
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