Giustizia: Garante Privacy; serve maggiore tutela dei diritti per detenuti, internati e immigrati nei Cie

Dalla Rassegna stampa

“La tutela della privacy rappresenta il presupposto per un corretto esercizio del potere, soprattutto nei confronti dei soggetti affidati alla potestà dello Stato: si pensi ai detenuti, agli internati o agli stranieri ristretti nei centri di identificazione ed espulsione”.
Lo ha affermato Antonello Soro, Garante della privacy, nella relazione sull’attività del 2012. “Si tratta di soggetti - ha sottolineato - la cui fragilità, per natura o circostanza, li rende davvero ‘nudì di fronte all’autorità”
“È evidente - ha continuato Soro - come la difficoltà di tali condizioni e la sproporzione tra la debolezza del singolo e la forza dell’amministrazione possano mettere a rischio più facilmente persino quei diritti fondamentali che non devono essere negati neppure nell’esecuzione della pena. Ma proprio perché rappresentano una prerogativa essenziale della cittadinanza e una garanzia della dignità cui nessuno deve poter rinunciare- neppure in carcere (ancora più se minorile), in una camera di sicurezza o in un ospedale psichiatrico giudiziario - il Garante intende riservare un’attenzione ancora maggiore a questi trattamenti e alla necessità di promuovere, anche e soprattutto in tali contesti, un’effettiva consapevolezza di questi diritti”.

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