Giustizia: anche i famigliari dei detenuti in sciopero fame a sostegno di Marco Pannella

Dalla Rassegna stampa

Una lotta non violenta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni disastrose delle carceri italiane.
Alle ore 2 e 54 di stanotte erano 2.410 loro che avevano aderito alla iniziativa dello “sciopero della fame” di Marco Pannella e promossa da Alessandra Terragni partendo da Facebook. Novanta di essi sono detenuti del carcere di Voghera. Per loro la Terragni è in collegamento diretto con i famigliari. Più di 190 i cuneesi. Lo sciopero della fame è iniziato alle 23:59 del 29 luglio 2013, e finirà alle 23:59 del 30 luglio 2013.
Una lotta non violenta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni disastrose delle carceri italiane. Moltissimi gli Agenti di Polizia Penitenziaria che hanno fatto sentire la propria voce restando nel silenzio della propria abitazione o lavorando senza assumere cibo. Un segnale, questo, che evidenzia il disagio di tutti, detenuti ed Agenti. La detenzione è, di per se, una forma afflittiva già abbastanza lacerante: vivere in cattività, ed in pessime condizioni, deturpa le anime. Lavorare con persone costrette in spazi ristrettissimi è penalizzante anche per gli operatori che ogni giorno vivono in simbiosi con persone in gabbia.

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