Giustizia: decreto-carceri all'esame della Camera, commenti dei rappresentanti politici

Dalla Rassegna stampa

Rossomando (Pd): finalmente corretta la ex-Cirielli

“Con il lavoro e il voto in commissione è stata recuperata, come auspicato, l’impostazione originaria del decreto del governo sul provvedimento delle carceri, che è un intervento urgente e necessario e di natura strutturale”. Lo afferma la deputata del Pd Anna Rossomando, membro della commissione Giustizia della Camera.
“In primo luogo - osserva - si interviene sulle esclusioni automatiche dalle misure alternative al carcere per i recidivi, sbagliate perché non tengono conto del percorso di recupero e della diversa gravità in concreto tra i reati. Le misure approvate in commissione, se confermate in aula, permetteranno invece di contenere sensibilmente la recidiva, come ci indicano le statistiche precedenti alla cosiddetta ex Cirielli. Riteniamo fondamentale - conclude Rossomando - aver corretto l’esclusione automatica della custodia cautelare in carcere per gli stalker, un risultato assolutamente pregiudiziale”.

Marroni (Pd): Positivo lavoro della Commissione

Giudico positivo il lavoro odierno svolto dalla commissione Giustizia della Camera dei deputati sul decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di pena esecutiva. Sono stati infatti accolti gli emendamenti del Pd e reintrodotti nel testo i benefici della legge Gozzini per tutti i detenuti, nei limiti già previsti dalla normativa vigente. Un importante passo avanti che ha corretto il testo uscito dal Senato e che garantisce una risposta reale al tema del sovraffollamento degli istituti penitenziari, senza intaccare minimamente il tema della sicurezza della collettività. Scongiurando così la solita confusione tra la certezza e la durata della pena con il principio di recupero e riabilitazione dei detenuti. Così in una nota il deputato PD Umberto Marroni, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati

Verini: ok custodia in carcere per finanziamento illecito

Nel decreto carceri “anche per il finanziamento illecito dei partiti abbiamo previsto la possibilità di disporre la custodia cautelare in carcere, ove il giudice lo ritenga necessario”. Lo rende noto Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, il quale fa sapere di giudicare “molto positivamente il lavoro fatto in commissione poiché, da un lato è stata mantenuta la sostanza originaria del provvedimento varato dal governo che aveva l’obiettivo di contribuire ad alleggerire il sovraffollamento disumano carcerario, e dall’altro sono stati risolti due problemi importanti che in questi giorni avevano investito e preoccupato la politica e l’opinione pubblica in materia di stalking e finanziamento illecito ai partiti”.
“Abbiamo, dunque, approvato che il reato di stalking possa prevedere, qualora il giudice lo ritenga necessario, anche la possibilità della custodia cautelare in carcere, innalzando la pena a 5 anni - aggiunge Verini - e anche per il finanziamento illecito dei partiti, la cui pena massima è fissata dal codice in 4 anni (e quindi escluso dalle modifiche del Senato dalla possibilità della custodia cautelare) abbiamo previsto la possibilità di disporre la custodia cautelare in carcere, ove il giudice lo ritenga necessario. L’iniziativa del Pd, dunque, di concerto anche con le altre forze politiche ha prodotto due miglioramenti del testo dei quali siamo soddisfatti”.

Meloni (Fdi): grazie emendamento aumenta pena per stalking

“La commissione Giustizia della Camera approva l’emendamento di Fratelli d’Italia sull’aumento della pena da 4 a 5 anni per lo stalking. Grazie a questo provvedimento viene corretta l’incredibile modifica del Senato al dl svuota carceri che prevedeva l’esclusione della custodia cautelare per questo reato”. Lo afferma la presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che aggiunge: “Avevamo detto che non saremmo rimasti a guardare e abbiamo mantenuto la parola presa con tutte le vittime che meritano giustizia e con tutti i cittadini onesti ai quali lo Stato deve garantire la sicurezza. Attendiamo ora l’approvazione definitiva di Montecitorio”.

Donne Pd: bene voto custodia cautelare per stalking

“Consideriamo la violenza contro le donne una ferita civile, che occorre combattere con forza e rigore. Con questa consapevolezza, la Commissione Giustizia presieduta dall’onorevole Ferranti, relatore alla Camera della Conversione del decreto carceri del Ministro Cancellieri, ha votato affinché al reato di stalking sia assicurata comunque la possibilità della custodia cautelare in carcere, innalzando il tetto massimo della pena da quattro a cinque anni”.
Così, in una nota, le deputate donne del Pd della commissione Giustizia: Sofia Amoddio, Micaela Campana, Fabrizia Giuliani, Maria Greco, Maria Gullo, Michela Marzano, Alessia Morani, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Anna Rossomando, Assunta Tartaglione.
“La misura - si legge nella nota - raccoglie le indicazioni venute dall’indagine conoscitiva sulla violenza contro le donne, avviata a inizio legislatura e che si concluderà a settembre, ed agisce in coerenza con le indicazioni contenute nella Convenzione d’Istanbul circa la centralità delle misure di protezione per le vittime.
Gli episodi di cronaca che scandiscono la nostra quotidianità - concludono - segnalano quanto sia necessario agire tempestivamente per dare alle donne adeguata sicurezza, occorre arrivare in tempo per evitare di allungare l’elenco già drammaticamente lungo delle vittime”.

Molteni (Lega): scandaloso ripristino benefici a recidivi

“Solo la Lega Nord si è opposta alla vergognosa reintroduzione all’ interno dello svuota carceri dei benefici premiali, in un primo momento tolti dal dibattito in Senato, in favore dei recidivi pluriaggravati, ovvero a beneficio di tutti quei delinquenti che hanno dimostrato di essere dei criminali seriali. Siamo alla follia.
Il pericoloso messaggio che trapela è che più reati si commettono, più benefici si ottengono. I premi concessi ai recidivi sono uno scaldalo inaudito, frutto dell’inciucio tra Pd, Pdl e governo, che rende ancora più indecente un decreto già vergognoso”. Lo ha affermato in una nota Nicola Molteni, il capogruppo in Commissione Giustizia per la Lega Nord a Montecitorio. “Acceso ai domiciliari, permessi premio, sospensione dell’ordine di esecuzione della pena e semilibertà - ha sottolineato l’esponente del Carroccio - sono solo alcuni esempi dei premi che verranno concessi ai recidivi. Siamo di fronte ad uno schiaffo senza precedenti alle vittime dei reati e alle persone oneste. Durissima è stata l’opposizione in Commissione Giustizia da parte della Lega Nord e altrettanto dura lo sarà in Aula”, ha concluso.

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