Giustizia: Cancellieri; sulle carceri senso di responsabilità come ministro e come cittadino

“La situazione di criticità in cui versa il sistema carcerario italiano, sconta, come è noto, un pluriennale ritardo nell’adozione di misure radicali che avrebbero dovuto consentire di dare una risposta strutturale e organica dell’emergenza.
È una situazione che va a colpire e a creare disagio e sofferenza non solo alla popolazione carceraria ma anche agli uomini e alle donne della polizia penitenziaria cui va tutta la mia personale gratitudine e l’apprezzamento per la dedizione, l’umanità e lo spirito di sacrificio con cui quotidianamente svolgono il loro servizio consentendo con il loro impegno di sopperire, sia pure in parte, alle carenze del sistema.
Analogo sentimento di riconoscenza, voglio rivolgere a tutto il resto del personale, medici, psicologi e operatori, che con altrettanta dedizione presta la propria opera all’interno delle nostre carceri. È mio dovere indefettibile e indifferibile agire, non intendo sottrarmi a questa che sento come una pressante responsabilità, certamente come ministro, ma anche da cittadino e come persona”. Queste le parole del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, in audizione in commissione Giustizia alla Camera.
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