Giustizia: Cancellieri; stiamo costruendo un progetto per superare l'emergenza carceraria...

"Stiamo costruendo un progetto per l'emergenza carceraria, un progetto variegato su diversi sistemi. Parlerò in Parlamento nell'audizione che farò la prossima settimana. Lo stiamo mettendo a punto, l'unica cosa che so con certezza è che ci sara un forte impegno, determinato e molto sentito". Queste le parole del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, intervenuta oggi a Rebibbia alle prove aperte dello spettacolo teatrale “Giulio Cesare a Rebibbia”, interpretato dai detenuti-attori della Sezione G12 del carcere romano. Prima dello spettacolo il neo ministro ha commentato l’appello di oggi del Csm per porre fine all’attacco ai magistrati da parte della politica. “Sono temi dei quali parlerò nel presentare il programma di governo - ha aggiunto. Sono una persona molto serena, vorrei che la serenità fosse la base di tutti i nostri rapporti”.
“No comment” sulla manifestazione dei giorni scorsi del Pdl contro la magistratura, la Cancellieri ha poi risposto a una domanda sull’emergenza carceraria. “Stiamo costruendo un progetto per l’emergenza carceraria - ha affermato - un progetto variegato su diversi sistemi. Parlerò in parlamento dell’audizione che farò la prossima settimana, lo stiamo mettendo a punto, l’unica cosa che so con certezza è che ci sarà un forte impegno, determinato e molto sentito”.
Sull’eventuale utilizzo in futuro del braccialetto elettronico il Ministro Cancellieri ha poi detto: “Se n’è parlato per un problema legato in particolare allo stalking, ma è un tema sul quale dovremmo tornare anche per definire dopo 10 anni che questo braccialetto esiste se vale o meno la pena di mantenerlo in vita.
È stato pagato, ma non le cifre che dicono, vorrei che fosse chiaro. La piattaforma informatica comunque viene regolarmente pagata ed è sottoutilizzata. Bisogna capire, e possono dircelo solo gli operatori, se vale la pena tenerlo e se si può farne a meno. Io mi rimetto a chi questo mestiere lo fa perché noi non abbiamo certo la competenza, anche per definire una vicenda che si trascina da anni. È una cosa che dicevo anche da Ministro degli Interni - ha sottolineato.
Ora dall’altra parte dico: facciamo la sperimentazione, vediamo a che punto siamo e definiamo una volta per tutte, anche perché sul tema girano molte leggende, la prima, ripeto, quella sui costi”. Il Ministro ha poi assistito allo spettacolo diretto da Fabio Cavalli, progetto che ha portato alla realizzazione di “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, il film più premiato del 2012. Giustizia, vendetta, lealtà, congiura, libertà, tradimento: questi i temi del Giulio Cesare shakespeariano che il regista e i suoi venticinque attori/detenuti hanno restituito al pubblico attraverso una versione dialettale insieme popolare e colta. “Il teatro - ha detto il ministro Cancellieri, come tutte le forme culturali e associative è uno strumento importante per dare una valenza alla vita del detenuto. Credo sia una strada da percorrere con molta forza”.
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