Giustizia: Cancellieri; le richieste dell’Unione europea? stiamo lavorando e le esaudiremo

Dalla Rassegna stampa

Il ministro Cancellieri, che ieri aveva detto che l’amnistia potrebbe servire, ha ribadito a Prima di tutto, su Rai Radio 1 che “l’amnistia è una scelta politica, solo il Parlamento può decidere e io non so se in questo momento c’è il clima giusto, ma la mia dichiarazione si basa su un dato meramente numerico: abbiamo 20mila, forse anche 30mila detenuti di troppo e certo con un provvedimento di clemenza si avrebbe un alleggerimento molto utile”.
“Ma - assicura il ministro - per il maggio 2014 (data per cui l’Europa ci chiede di metterci in regola sul numero dei detenuti e sulle condizioni detentive) ce la faremo, stiamo lavorando intensamente. Intanto prevediamo che il nostro provvedimento di ieri in due anni impedisca l’accesso o faciliti l’uscita di 6.000 detenuti, è il massimo che per ora siamo riusciti a raggiungere”.
 
Vietti (Csm): provvedimento positivo ma di respiro corto senza riforma

“Lo vedo come un provvedimento positivo. Dobbiamo ricordare che se provvedimenti deflattivi della popolazione carceraria vanno nella giusta direzione bisogna però porci il problema di misure strutturali che evitino il riprodursi delle stesse difficoltà nel giro di qualche mese. Non basta mettere fuori un po’ di detenuti. Se non si ripensa ad un sistema di pene alternative al carcere ho paura che qualunque intervento deflattivo abbia il respiro conto. Lo ha detto il vicepresidente del Csm Michele Vietti commentando il provvedimento sulle carceri approvato ieri in Consiglio dei Ministri in occasione di un convegno Unioncamere.
“Bisogna ripensare radicalmente il sistema della pena in questo Paese che è un sistema totalmente carcerocentrico - ha aggiunto Vietti. Noi per qualunque criticità socioeconomica minacciamo il carcere per tutti. Questo produce da un lato l’ingolfamento del processo, dall’altro l’ineffettività della pena e la trasformazione del carcere in un rifugio per disadattati più che per veri delinquenti”. Sull’ipotesi amnistia paventata dal ministro dell Giustizia Cancellieri, Vietti ha sottolineato come tale provvedimento sia “di competenza parlamentare e richieda maggioranze molto ampie che non so se in questo contesto politico-parlamentare siano possibili, comunque attendiamo l’iniziativa parlamentare”.

Marazziti (Sc): amnistia sia priorità del Parlamento

“Amnistia e dignità umana nelle Carceri devono essere priorità di questo Parlamento: è giusto ascoltare Marco Pannella in commissione di Vigilanza Rai, cosa che proporrò oggi stesso all’ufficio di presidenza”. Lo dichiara in una nota il deputato di Scelta Civica Mario Marazziti, componente della commissione di Vigilanza Rai.
“La Rai - sottolinea Marazziti - può esercitare al meglio il suo ruolo di servizio pubblico aumentando la consapevolezza del paese su un terreno dove è in gioco una soglia più alta di democrazia e civiltà. Ho sostenuto il decreto predisposto dal governo e dal ministro Cancellieri sulla messa alla prova e sulle misure alternative.
C’è urgenza di mettere mano all’intero percorso, ormai malato, della giustizia e delle sue pene carcerocentriche, che mancano il loro obiettivo e che hanno ormai messo fuorilegge l’Italia. Ma, assieme alla revisione di leggi come la Fini-Giovanardi e la ex-Cirielli, il Parlamento deve mettere mano anche a una legge sull’amnistia e sull’indulto: aiuterebbe le procure a ritrovare efficienza e rapidità per riportare a un livello fisiologico l’attuale sovraffollamento delle Carceri e per togliere all’Italia, patria di Beccaria e Carnelutti, il marchio infamante di paese illegale”.

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