Giustizia: Cancellieri; nuovo rinvio per il decreto-carceri... si tratta di un provvedimento complesso

“Si tratta di un provvedimento complesso” ha spiegato il ministro Cancellieri. Alfano e Cancellieri non avrebbero trovato ancora un accordo.
Slitta il Consiglio dei ministri previsto per oggi. La ragione ufficiale del rinvio, si conferma a Palazzo Chigi, è che si vorrebbe dare anche agli esponenti del governo l’opportunità di votare il decreto per le emergenze ambientali per il quale è stata chiesta la fiducia alla Camera. Ma un altro motivo di questa frenata - si ragiona in ambienti parlamentari- sarebbe il testo sulle carceri sul quale i ministri dell’Interno Angelino Alfano e della Giustizia Anna Maria Cancellieri non avrebbero trovato ancora un vero e proprio accordo.
Tra l’altro - si è appreso - il parlamentare Pdl Niccolò Ghedini avrebbe chiesto di inserire una norma che prevede gli arresti domiciliari per pene fino a 10 anni, norma su cui ci sarebbe stato il no del Pd. In serata il ministro Cancellieri ha voluto smentire “che si siano state pressioni sulla formulazione del testo del decreto da parte di chicchessia”. Il ministro ha anche smentito “che ci sia disaccordo con il ministro Alfano”.
Si tratta di “un provvedimento complesso”, si spiega, sul quale si deve ancora riflettere e che viene tenuto “molto riservato” proprio perché “si sta ancora discutendo”. Per chi dovrebbe beneficiare della libertà anticipata, ad esempio, servirebbero controlli adeguati e questo potrebbe creare non pochi problemi alle forze dell’ordine.
In più alcuni parlano di una norma che dovrebbe riformare in parte la cosiddetta “ex Cirielli”, cioè la legge sulla prescrizione. E anche questo non semplificherebbe le cose. Intanto anche oggi il ministro Cancellieri, a margine del suo appuntamento al Csm, ha ribadito che per le carceri “l’amnistia potrebbe essere la soluzione maestra, che darebbe più respiro. Ma è il Parlamento che deve fare questa scelta”. Così è molto probabile che oggi si terrà una sorta di pre-consiglio, ma senza che venga affrontato il nodo carceri.
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