Giustizia: Alessandro Margara; contro sovraffollamento carceri rivedere tipologia reati puniti con la detenzione

Il Garante dei detenuti della Toscana ha illustrato la relazione 2013 che rappresenta anche la conclusione del suo mandato: “Alcune leggi come la Bossi-Fini e la Fini-Giovanardi vanno cancellate”
“Il problema del sovraffollamento delle carceri è più importante di quel che si pensi. E non serve pensare al condono o all’amnistia, perché sarebbe un sollievo momentaneo. Sarebbe, invece, importante cancellare alcune norme che prevedono il carcere per reati minori come la Bossi-Fini sull’immigrazione e la Fini-Giovanardi sull’uso delle droghe”.
Lo ha dichiarato il Garante regionale per i detenuti, Alessandro Margara, illustrando la relazione annuale 2013 sull’attività svolta dal suo ufficio nel corso del 2012. Un’indicazione che Margara lascia al suo successore, visto che il suo mandato di Garante è giunto a conclusione, a seguito delle dimissioni rassegnate di recente. I temi della relazione sono quelli già illustrati nell’audizione alla prima commissione consiliare.
Accanto al sovraffollamento, il ridotto utilizzo di misure alternative, la drastica riduzione delle risorse economiche, che compromettono il recupero ed il reinserimento sociale dei detenuti e che impediscono la ristrutturazione di carceri che ne hanno bisogno e la chiusura, come quelle di Lucca, Grosseto e Siena perché ormai non più idonee.
Punto di riflessione centrale della presentazione pubblica di oggi, che si è svolta nella sala Affreschi di palazzo Panciatichi, la riforma penitenziaria del 1975 che, ha detto Margara, “non ha funzionato perché non è stata applicata e, in parte, non accettata”. Per il futuro, ha aggiunto, “è necessario pensare a strutture detentive di tipo diverso, che tengano al centro la dignità della persona e il valore di rieducazione della pena”.
In questo senso, ha concluso, la riflessione può partire dal “Manifesto No Prison”, documento presentato di recente da Livio Ferrari e Massimo Pavarini. Alla presentazione hanno partecipato anche Franco Corleone, Garante dei detenuti del Comune di Firenze, Antonietta Fiorillo, presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, Carmelo Cantone, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria toscana, Michele Passione, dell’Osservatorio carcere dell’Unione delle camere penali italiane, e Simone Siliani, in sostituzione di Roberto Bocchieri, della cabina di regia regionale per il coordinamento delle politiche in ambito carcerario della Regione Toscana.
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