Emergenza al senato, in piazza i radicali

Quasi 67mila detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 45.681: all'emergenza carceri è dedicata oggi una sessione straordinaria del Senato. E mentre l'aula discuterà di analisi e proposte, fuori da Palazzo Madama, a Piazza Navona, è stato annunciato un sit-in dei Radicali per spingere il Parlamento all'unica soluzione utile, l'amnistia. Una soluzione «non negoziabile» spiega Marco Pannella, che prospetta il ricorso contro lo Stato se non sarà presa in considerazione, mentre già da ieri sera ha iniziato lo sciopero della fame e della sete per manifestare la sua indignazione contro la situazione delle patrie galere e in generale sullo stato «criminale» della giustizia. Ma di amnistia il neo Guardasigilli Francesco Nitto Palma, non vuol sentir parlare: «è una soluzione che non ha compatibilità politica». A sollecitare una soluzione urgente anche il sindacato penitenziario Osapp che oltre a lamentare la riduzione dell'organico - «la polizia penitenziaria - dicono - ha perso 1.300 unità solo nell'ultimo anno per una carenza complessiva di 7.700 addetti sul territorio nazionale pari al 20% dell'organico» - propone un confronto parlamentare su «alcuna delle ipotesi di intervento risolutivo, a partire dall'amnistia e dalla depenalizzazione dei reati minori», per passare al «potenziamento delle misure alternative e a un più limitato ricorso alla custodia cautelare in carcere».
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